Home Cosvig Certificati bianchi: cambiamenti in vista

Certificati bianchi: cambiamenti in vista

421
0
CONDIVIDI
Lo schema di decreto sulla revisione dei titoli di efficienza energetica, o certificati bianchi, emanato dal Ministero per lo Sviluppo Economico di concerto con quello dell’Ambiente è al parere della Conferenza Stato Regioni e potrebbe essere varato entro la fine dell’anno.

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

Il decreto stabilisce i criteri, le condizioni e le modalità per la realizzazione di interventi di efficienza energetica negli usi finali e determina gli obiettivi quantitativi nazionali di risparmio energetico che devono essere perseguiti dalle imprese di distribuzione per gli anni dal 2013 al 2016, in modo coerente agli obiettivi nazionali di efficienza energetica e complementare all’insieme degli altri strumenti a sostegno dell’efficienza energetica.

Inoltre definisce le modalità di attuazione e di controllo e dispone che l’attività di gestione del meccanismo di certificazione attualmente in capo all’Autorità per l’Energia e il Gas, venga assunta dal GSE.

Il decreto stabilisce anche i criteri per la determinazione del contributo tariffario per i costi sostenuti dai soggetti obbligati, individua le modalità per ridurre tempi e adempimenti per l’ottenimento dei certificati bianchi e introduce misure per potenziare l’efficacia complessiva del meccanismo stesso.

I soggetti obbligati al raggiungimento degli obiettivi indicati dal Decreto sono i distributori di energia elettrica e di gas che abbiano connessi alla propria rete di distribuzione più di 50.000 clienti finali, nei due anni antecedenti a ciascun anno d’obbligo.

Nei prossimi quattro anni (dal 2013 al 2016), quindi, le imprese di distribuzione di elettricità e gas dovranno rispettare specifici obiettivi di risparmio energetico che vengono fissati in 4,4 Mtep di energia primaria al 2013;

5,9 MTEP di energia primaria al 2014; 6,4 MTEP al 2015; 7,3 MTEP al 2016.

Questi obiettivi, si legge nel decreto “indicano i risparmi cumulati generati da interventi associati al rilascio di certificati bianchi, da interventi già realizzati con vita tecnica superiore alla vita utile (ossia, entro la vita tecnica e dopo la vita utile si generano risparmi senza produzione di certificati), dai certificati bianchi emessi per energia da cogenerazione ad alto rendimento (CAR)”.

Gli obblighi quantitativi nazionali annui di incremento dell’efficienza energetica degli usi finali di energia elettrica che devono essere conseguiti dai soggetti obbligati sono ottenuti attraverso misure e interventi che comportano una riduzione dei consumi di energia primaria, espressa in numero di certificati bianchi, secondo le specifiche quantità e con cadenza annuale.

Nel 2013 ammontano a 2,75 milioni di certificati bianchi; nel 2014 a 3,3 milioni che diventano 4 milioni nel 2015 e 4,8 milioni nell’anno 2016.

Per il gas gli obblighi annui di incremento dell’efficienza energetica degli usi finali ammontano a 2,25 milioni nel 2013, 2,70 nel 2014, 3,25 nel 2015 e 3,95 milioni nel 2016.

Le attività di valutazione e certificazione della riduzione dei consumi di energia primaria effettivamente conseguita dai progetti sulla base delle tipologie di intervento ammesse, saranno svolte dal GSE, cui sarà trasferita entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto, che potrà avvalersi del supporto di ENEA e di RSE.

I titoli di efficienza energetica non sono cumulabili con altri incentivi previsti a carico delle tariffe dell’energia elettrica e del gas e con altri incentivi statali.

I certificati bianchi sono stati instituiti nel 2005 e da allora grazie all’emissione di oltre 14,7 milioni di TEE (Titoli di Efficienza Energetica) si sono risparmiate circa 13,3 milioni di TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio); secondo un recente rapporto dell’Autorità per l’Energia e il Gas sui certificati bianchi, negli ultimi due anni si sono risparmiati mensilmente oltre 280.000 TEP più del doppio della media di circa 134.000 TEP mensili del periodo 2005-2010.

Il Rapporto dell’AEG evidenzia che nel biennio 2011-2012 sono più che triplicati i progetti di efficienza , riferiti prevalentemente a interventi nei processi produttivi e in particolare negli mesi tra gennaio e maggio 2012), la quota dei risparmi energetici conseguiti nel settore industriale è risultata per la prima volta superiore a quella nel settore civile, con un contributo pari a circa il 60% del totale.

Nel 2012 sono stati emessi circa 3,3 milioni di TEE, corrispondenti ad un minor consumo di energia pari ad oltre 1,8 milioni di TEP.