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Centrali geotermiche, stop agli allarmi

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La Regione: «Nessun rischio salute». Replica al M5S sulle emissioni: «Vapori irrilevanti: lo dice Arpat»

Fonte: La Nazione, Cronaca di Grosseto

Autore: La Nazione, Cronaca di Grosseto

«NESSUN allarme o rischio per la salute dei cittadini». La Regione tranquillizza e risponde così al Movimento 5 Stelle che aveva alzato la guardia contro le centrali geotermiche Enel sull’Amiata che stanno fiorendo come funghi. «Solo accuse generiche e inutili allarmismi». Le disposizioni emesse dalla giunta non consentono superamenti dei limiti di emissione previsti dal quadro regolamentare e contenuti nell’autorizzazione alle emissioni in atmosfera. TUTTO sotto controllo, dunque. Le emissioni che si sono verificate a metà ottobre e che potrebbero riproporsi da qui al 25 novembre sono legate ai lavori di costruzione della centrale di Bagnore 4 e che Enel ha preventivamente e per tempo comunicato agli enti locali e all’Arpat, l’azienda regionale Toscana che si occupa del controllo della salute pubblica per consentire le attività di controllo che non sono mai venute meno. Si tratta peraltro di emissioni circoscritte, reversibili e temporanee, spiegano dagli uffici regionali, emissioni dovute alle operazioni di collegamento con i vapordotti della centrale di Bagnore 3. Emissioni soprattutto irrilevanti per gli effetti sanitari, secondo le indagini effettuate dall’Agenzia regionale per la salute. Con la nuova centrale in costruzione inoltre la situazione migliorerà rispetto al passato. I due impianti lavoreranno infatti in modo integrato e questo permetterà di ridurre il numero e la durata di eventuali singoli eventi incontrollati dovuti a guasti e malfunzionamenti, riducendone la probabilità. IN PARTICOLARE e sempre a seguito delle prescrizioni derivanti dalla Via (la valutazione di impatto ambientale), che ha preceduto l’inizio dei lavori, sarà realizzato un impianto di abbattimento dell’ammoniaca che permetterà di dimezzare le emissioni ora prodotte dalla sola centrale geotermica Bagnore 3 e sarà incrementata la capacità di trattamento dell’impianto Amis per l’abbattimento di mercurio e idrogeno solferato, oltre alla sua disponibilità nel tempo.