Dopo il trekking che porterà i partecipanti da Sasso Pisano al Parco delle Biancane di Monterotondo M.mo, gli intervenuti avranno infatti l’occasione di degustare i prodotti realizzati da aziende che utilizzano le energie rinnovabili nei loro processi produttivi ed impiegano unicamente materie prime toscane.
La Comunità del Cibo a Energie Rinnovabili della Toscana è un’associazione nata da un’intesa fra Slow Food Toscana, Fondazione Slow Food per la Biodiversità e Co.Svi.G. (Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche), ed è composta da produttori particolarmente sensibili alle tematiche ambientali. Ne fanno parte 12 aziende toscane che, tramite il calore della terra, il sole, le biomasse, realizzano numerose prelibatezze. Lo dimostra il fatto che l’associazione, più volte presente al Salone del Gusto di Torino, evento di Slow Food di rilevanza mondiale nell’ambito della gastronomia, ha vinto nel 2012 il Premio Spadolini “Eco and the City” nella sezione “riqualificazione dei territori agricoli”, premio destinato a cittadini, aziende, associazioni ed enti che si distinguono nella difesa del paesaggio e nella sua riqualificazione.
Ai caseifici ed alle serre geotermiche dell’area geotermica tradizionale, aziende fondatrici della Comunità, si sono aggiunti i frantoi “a biomasse”, i produttori di vino “fotovoltaico”, i panifici ed i seccatoi a biomasse legnose, gli allevatori e trasformatori di cinta senese.
In più fanno parte del gruppo i soci “sostenitori” come l’associazione Terre Calde di Toscana composta a sua volta da tanti piccoli produttori dell’Alta Val di Cecina, il cui fiore all’occhiello è la produzione di olio extravergine di oliva ma non solo, e che vuole valorizzare le produzioni locali e la filiera corta favorendo l’utilizzo di buone pratiche agricole e di energie rinnovabili, in piena sintonia quindi con la mission Comunità del Cibo.
La Comunità del Cibo, grazie alla collaborazione con Enel Green Power, presentando il suo paniere all’interno di Centrali Aperte, ha un’occasione in più per ribadire che è possibile la sintonia tra energia, tecnologia avanzata e produzioni agricole di alta qualità. Parafrasando Carlo Petrini, presidente di Slow Food Internazionale, quella della Comunità del Cibo a Energie Rinnovabili è una visione globale, di cui essere orgogliosi, indispensabile per i nuovi modelli economici.
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