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Centrale idroelettrica, ok alla Via

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Procede il percorso per la centrale idroelettrica a Montegiovi

Fonte: Il Tirreno, Cronaca di Grosseto

Autore: Fiora Bonelli

La giunta provinciale di Grosseto il 12 marzo ha approvato il rapporto istruttorio interdisciplinare relativo al procedimento di Valutazione di impatto ambientale del progetto di centrale idroelettrica di Enel Green Power da 245,15 Kw a Montegiovi (Castel del Piano), la centrale già annunciata da Enel la cui realizzazione ha sollevato alcune proteste tra gli abitanti. L’impianto ha dunque l’ok della Provincia. Sarà ad acqua fluente, sorgerà a destra del torrente Ente e sarà costituito da un’opera di presa e raccolta, condotta interrata, edificio centrale, canale di scarico, cabina elettrica e linea elettrica. L’area interessata è nei pressi della confluenza tra i torrenti Ente, Vivo e Vella. L’opera di presa è prevista alla confluenza nell’Ente di due affluenti di destra, fosso dei Cani e fosso Vella. L’energia prodotta sarà immessa nella rete a media tensione (15 Kv). La traversa sarà realizzata nell’alveo dell’Ente. Tutte le nuove opere realizzate saranno completamente tracimabili in caso di esondazione. La condotta d’adduzione dell’acqua sarà lunga 1,2 Km. Il torrente Ente, affluente dell’Orcia al Molino dell’Abbocco, ha origine dal Poggio Squadrato e attraversa diversi comuni fra le province di Siena e Grosseto; fa parte del bacino regionale dell’Ombrone. Data la peculiarità della zona, il progetto di Enel Gp ha dovuto fare i conti con le osservazioni di vari cittadini e ha accolto le richieste anche di una petizione di molti firmatari chiamati a sottoscrivere un documento dal Pd casteldelpianese e osservazioni del consiglio comunale. Se l’idea di una piccola centrale idroelettrica di 150 Kw era piaciuta a tanti, ci sono voluti alcuni aggiustamenti che l’azienda ha fatto suoi. Nella prima fase, infatti, l’acqua dell’Ente dopo essere passata nella turbina, avrebbe dovuto gettarsi nelle acque del Vivo. Questo non piaceva perché l’ultimo tratto del Vivo è storicamente luogo di sosta e svago per la qualità dell’acqua e la particolare conformazione del corso del fiume con la presenza dei caratteristici “pozzini”, suggestive vasche naturali di acqua. Invece l’acqua del fiume Ente ha una qualità inferiore a causa della presenza di scarichi civili e industriali a monte. Dunque, si chiedeva di reimmettere l’acqua dell’Ente nell’Ente stesso. Obiezione accolta, come quella che prevedeva di non occupare con un fabbricato l’area di sosta vicino ai pozzini. La Provincia, dunque, ritiene che possa essere espressa la compatibilità ambientale del progetto condizionata al rispetto di certe prescrizioni: l’opera non dovrà compromettere il raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale previsti per Vivo e Ente. Enel dovrà anche adottare misure di contenimento per le emissioni durante l’attività di cantiere e monitorare l’inquinamento acustico. Parere favorevole al progetto anche dalle soprintendenze ai beni archeologici, architettonici e paesaggistici, dopo il parere favorevole dell’Unione.