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Castelnuovo Val di Cecina: «Si cancella un pezzo della nostra storia». Scatta mobilitazione

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AAA oratorio vendesi: succede in quel di Castelnuovo Valdicecina, dove il colosso dell’energia Enel mette sul mercato l’oratorio della chiesa del Santissimo Salvatore, che la parrocchia del borgo ha utilizzato, in affitto, fino ad oggi.

Fonte: La Nazione, Cronaca di Pisa – Pagina Castelnuovo

Autore: Deborah Fiornovelli Brunetti

Una vendita non ad una cifra simbolica, ma ad un prezzo piuttosto salato (180mila euro tondi tondi). E pensare che la stessa società, nella vicinissima Larderello, aveva optato per una maxi operazione di vendita di appartamenti a cifre piuttosto abbordabili. La faccenda, inevitabilmente, sta già creando un vero e proprio vespaio: la parrocchia è in subbuglio ed il parroco, Don Secondo Macelloni, si è mosso fin dal primo momento tentando addirittura di trovare una mediazione con Enel nelle sedi fiorentine e capitoline della società proprietaria dell’oratorio. Richieste alle quali non sono seguite risposte. Capite bene che un oratorio, nelle periferie o nei paesi minuscoli, rappresenta un po’ il cuore pulsante di una comunità. Da qui, sono passate generazioni e generazioni di castelnovini. Un luogo frequentatissimo da gruppi di scout, ma anche un punto di incontro per i fedeli ed bambini del catechismo. Un luogo dove, anno dopo anno, si sono tenuti i mercatini di beneficienza o gli appuntamenti per le feste natalizie.

Fra l’altro, di recente, l’altro parroco del paese, Don Paolo, aveva messo in piedi una serie di lavori di restauro della struttura, aiutato da un gruppetto di ragazzi. La storia è di quelle infinite, tanto che tutti pensavano che l’oratorio fosse di proprietà della chiesa. Con la messa in vendita da parte di Enel, rischia davvero di scomparire un pezzo di storia del borgo e dovrà anche essere staccata la targa all’ingresso dedicata ad un ragazzo del posto, scomparso anni fa in uno spaventoso incidente stradale mentre stava andando a comprare materiale per organizzare una festa nella struttura. Insomma, la rabbia a Castelnuovo monta. Il parroco, Don Secondo, e la comunità sperano in un passo indietro da parte della società elettrica: riuscire a trovare una soluzione per non far scomparire, del tutto, un capitolo importante nella storia del piccolo paese.