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Castelfiorentino: Ora il teleriscaldamento appassiona i castellani: i nuovi incontri

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Utilizzare l’acqua calda presente nel sottosuolo di Castelfiorentino per la realizzazione di un impianto di teleriscaldamento.

Fonte: La Nazione, Cronaca di Empoli – Pagina Castelfiorentino

Autore: La Nazione, Cronaca di Empoli – Pagina Castelfiorentino

E’ il progetto a cui sta lavorando il Comune, un’opera interamente finanziata da privati per sfruttare una risorsa naturale che si trova a 1700 metri di profondità, con l’obiettivo di ridurre i costi della bolletta. Il progetto, presentato dal gruppo francese Kyotherm, è stato già illustrato durante un paio di incontri con la cittadinanza nel mese di settembre, assemblee che hanno registrato il tutto esaurito. Per questo, la Giunta Falorni ha deciso di proseguire gli incontri con la popolazione, programmando un’assemblea pubblica al Circolo Arci «I Praticelli» per giovedì 6 ottobre, alle 21.
All’incontro saranno presenti, oltre al sindaco e ai componenti della Giunta, i tecnici e alcuni esperti del settore per offrire una spiegazione dettagliata di tutto il progetto. Come più volte ribadito dall’amministrazione, alla base dell’investimento c’è la presenza nel sottosuolo di Castelfiorentino di un enorme bacino di acqua calda (la temperatura stimata è di circa 70°) che potrebbe essere convenientemente utilizzata per riscaldare abitazioni, edifici pubblici, imprese (senza escludere, al momento, altri possibili impieghi, come ad esempio termali) e segnare l’avvio di una «rivoluzione energetica» in Valdelsa. Naturalmente, tutto dipende dalla disponibilità del territorio a cogliere questa opportunità. Al privato o al titolare di impresa, allacciarsi alla nuova rete non comporterebbe alcun costo. «E’ importante che i cittadini vengano alle assemblee – osserva il sindaco, Alessio Falorni – per informarsi e farsi un’idea più precisa di questo progetto, altamente innovativo, che presenta potenzialità rilevanti per il rilancio del nostro territorio. La presenza dei tecnici è fondamentale per analizzare tutti gli aspetti che possono risultare utili per avere un’informazione corretta, sia da un punto di vista scientifico che ambientale, e rimuovere qualsiasi paura irrazionale. Naturalmente – conclude Falorni – entro breve sarà coinvolto anche il Consiglio Comunale».