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Casciana Terme: A teatro riscaldati dalle acque reflue

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Cantieri in via Marconi e via Roma per la costruzione delle condutture.
L’innovativo impianto porterà consistenti risparmi economici.

Fonte: La Nazione, Cronaca di Pontedera

Autore: Giuseppe Pino

SARANNO le acque reflue delle Terme di Casciana la fonte principale per il riscaldamento del nuovo teatro Verdi che secondo le ultime previsioni sarà inaugurato nella primavera del prossimo anno. Ai lavori per la costruzione delle condutture attraverso le quali le acque di scarico saranno portate a scorrere al di sotto della pavimentazione del teatro si sommano in questi giorni quelli per il passaggio dei cavi dell’energia elettrica per una portata di 100 kilowatt. I cantieri che hanno portato all’attuale completa chiusura di via Marconi e presto porteranno alla chiusura di via Roma stanno portando qualche disagio alla normale circolazione all’interno del centro storico intorno allo stabilimento termale. I lavori saranno comunque completati nel giro di poche settimane e restituiranno le strade del centro cittadino completamente rinnovate e riasfaltate.

Quella del riscaldamento attraverso la pavimentazione radiante alimentata dall’acqua termale è un metodo nuovo per produrre calore improntato sulle moderne tecnologie di riscaldamento, metodo che tuttavia si rifà alle vecchie tecniche usate sino dal tempo dei romani. La pavimentazione radiante consentirà tra l’altro un buon risparmio economico nelle spese di riscaldamento e un maggiore comfort dettato da una temperatura più uniforme all’interno delle sale del teatro. «Riscaldare il teatro con l’acqua termale oltre ad essere una caratteristica qualificante — ha detto Luca Fracassi assessore ai lavori pubblici e alla cultura di Casciana Terme — rappresenta un legame tra le due anime e le due storie di Casciana, l’acqua e il teatro, che domani insieme rappresenteranno il futuro». Mentre i lavori per la ristrutturazione del teatro vanno avanti spediti, le strutture sono state pressoché completate, da realizzare invece la parte degli arredi interni per i quali il Comune ha già chiesto alla Regione una proroga di tre mesi, l’amministrazione Comunale in sinergia con le Terme stanno lavorando alla costituzione della Fondazione, ovvero di quell’ente che si occuperà del funzionamento e della gestione del Teatro Verdi. Un teatro che diventerà uno spazio polifunzionale, così come lo aveva voluto e creato la Società di Mutuo Soccorso all’inizio del secolo scorso, uno spazio aperto alla cultura con una capienza ripartita tra platea e galleria di 400 posti. A lato anche una saletta per conferenze con 50 posti