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CASA E DECRETO SVILUPPO Gli sconti sui lavori

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Il nuovo 50% spinge i cantieri domestici
La detrazione più ricca sulle ristrutturazioni sposta gli equilibri di convenienza per i privati

Fonte: Il Sole24ore

Autore: Cristiano Dell’Oste

Se la storia degli ultimi anni insegna qualcosa, il "nuovo 50%" sulle ristrutturazioni edilizie darà una forte accelerazione ai cantieri domestici. La relazione tecnica al decreto sviluppo stima maggiori lavori per 1,6 miliardi di euro quest’anno e 1,9 miliardi nei primi sei mesi del 2013. Ma si tratta di ipotesi prudenziali che potrebbero essere facilmente superate. Diversamente dal piano casa, questa volta lo Stato metterà sul piatto "soldi veri", e non la semplice possibilità di ingrandire gli immobili (peraltro limitata da molti vincoli).
La detrazione del 50% – prevista per le spese sostenute dall’entrata in vigore del decreto e fino al 30 giugno 2013 – funzionerà con lo stesso meccanismo già previsto per il 36% sul recupero edilizio e il 55% sul risparmio energetico: di fatto, ogni 10mila euro di spesa, il Fisco ne restituirà al contribuente 500 all’anno per dieci anni, sotto forma di "sconto" dalle tasse pagate con Unico o il 730.
Il nuovo 50%, inoltre, sarà applicabile su una spesa massima raddoppiata da 48mila a 96mila euro. Di conseguenza, lo sconto massimo annuale passerà da 1.728 euro a 4.800 euro. Anche se bisogna ricordare che l’importo medio dei lavori agevolati con il vecchio 36% era solo di 15.100 euro. Come dire: l’innalzamento del tetto di spesa servirà soprattutto alla minoranza di proprietari che deve effettuare interventi di ampia portata.
Nel 2010 le pratiche effettuate per il 36% sono state circa 497mila, mentre quelle per il 55% sono arrivate a 405mila. Ed è proprio a quest’ultimo dato che bisogna fare riferimento per capire la dinamica che potrebbe essere innescata dal nuovo 50 per cento. Infatti, mentre il 36% ha mostrato una progressione lineare nel tempo – frutto di regole stabili – il 55% ha risentito molto delle minacce di chiusura, delle promesse di conferma e degli annunci di proroga. Nel 2007, per intenderci, le domande erano state 106mila, ma l’anno dopo sono balzate a 247mila, spinte – tra l’altro – dall’eventualità di una stretta nel 2009 (che poi non si è verificata).
Lo stesso è successo nel 2010: il timore che quello potesse essere l’ultimo anno con il bonus verde, e la certezza che un’eventuale proroga avrebbe comunque spalmato la detrazione su dieci rate anziché su cinque, hanno fatto arrivare fino a 405mila il totale delle pratiche inviate all’Enea. Moltissimi proprietari, insomma, si sono dimostrati sensibili al messaggio «ora o mai più». Esattamente il meccanismo su cui fa leva la nuova detrazione del 50%, valida soltanto per le spese sostenute nell’arco di 12 mesi. Comunque, la stagionalità dei lavori, con circa il 70% delle opere di manutenzione avviate in primavera ed estate, lascia pensare che il grosso degli interventi si concentrerà nel 2013.
Un punto importante da chiarire è l’applicazione delle nuove regole ai cantieri già in corso. L’articolo 11 del decreto parla di «spese sostenute», il che vuol dire che i privati dovranno fare riferimento alla data di effettuazione del bonifico. Ma bisogna chiarire come andrà calcolato l’importo massimo delle spese: chi nel 2012 ha già sborsato 20mila euro per il 36%, quanto potrà spendere per il 50%? Una soluzione di buon senso sarebbe quella di lasciargli altri 76mila euro di margine (facendo la differenza sul nuovo totale di 96mila), ma serve una conferma.
Così come servono istruzioni per il raccordo con la detrazione del 55% per l’efficienza energetica, che resterà in vigore senza nessuna modifica fino alla fine di quest’anno, e che poi passerà al 50% dal 1° gennaio al 30 giugno 2013. Lo stesso decreto sviluppo chiarisce che gli interventi finalizzati al risparmio energetico possono avere anche il 50%, fin dal 1° gennaio di quest’anno, ma richiama il rispetto della «normativa vigente» e chiede ai proprietari di acquisire «idonea documentazione». Altri due punti che vanno chiariti per capire se conviene il 55% o il 50 per cento. Ad ogni buon conto, questa è un’alternativa che incide soprattutto sull’iter da seguire e sulle prestazioni energetiche da raggiungere, ma la convenienza non è in dubbio.
L’unica vera incognita, se mai, è il clima di incertezza, che potrebbe indurre a rinviare le spese anche i proprietari che hanno risorse disponibili. Un cattivo segnale, in questa direzione, arriva dall’indice Istat sulla fiducia dei consumatori, che a giugno ha toccato il minimo storico dal 1996, ma è presto per dare giudizi definitivi.
Il nuovo bonus del 50%
Come cambiano le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie con l’introduzione del nuovo sconto del 50%
IL 36% DIVENTA PIÙ RICCO
Per le spese sostenute dall’entrata in vigore del decreto sviluppo fino al 30 giugno 2013:
– la detrazione Irpef del 36%, così come disciplinata dall’articolo 16-bis del Tuir, sale al 50% e l’importo massimo delle spese passa da 48mila a 96mila euro
– la detrazione Irpef del 50% si applica anche alle spese per la realizzazione di opere finalizzate al risparmio energetico, compresi gli impianti a fonti rinnovabili e anche se non vengono fatte opere edilizie; i lavori devono però essere in linea con la normativa vigente e il proprietario deve acquisire idonea documentazione
COME CAMBIA IL 55%
Per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2012
la detrazione Irpef/Ires del 55% per il risparmio energetico prosegue con le regole precedenti senza modifiche, sia per i lavori agevolati, sia per i tetti di spesa
Per le spese sostenute dal 1° gennaio al 30 giugno 2013 la detrazione Irpef/Ires del 55% viene ridotta
al 50%, con una modifica che si riflette anche sull’importo massimo delle spese agevolate
LE REGOLE A REGIME
Per le spese sostenute dal 1° luglio 2013 in poi resta solo la detrazione Irpef del 36%, con tetto massimo di 48mila euro, così come disciplinata dall’articolo 16-bis del Tuir e applicabile anche alle opere per il risparmio energetico
I PUNTI DA CHIARIRE
Bisogna chiarire come si applica il nuovo limite
di spesa per i cantieri già in corso e per le spese già sostenute nel corso del 2012
La nuova detrazione del 50%, che fin dall’inizio del 2012 premia gli interventi per il risparmio energetico, ora coesiste con la detrazione del 55%, destinata alle riqualificazioni energetiche e prorogata – sia pure con importo ridotto al 50% – fino al 30 giugno 2013
La detrazione del 55% è prevista per una serie per determinata di interventi, ognuno dei quali prevede una pratica con l’Enea più o meno complessa a seconda dei casi. La detrazione del 50% sul risparmio energetico non è limitata a un catalogo "chiuso" di interventi, ma al momento la formulazione della norma è troppo vaga per renderla applicabile, perché si richiede al contribuente di acquisire «idonea documentazione» e rispettare la «normativa vigente»: due nozioni che vanno meglio specificate
Se la detrazione del 50% sarà concessa senza dover raggiungere prestazioni energetiche particolarmente severe e con una documentazione alleggerita, questo potrebbe penalizzare molto il 55% negli edifici residenziali, tranne i casi in cui il proprietario vuole beneficiare delle maggiori soglie di spesa massima agevolata. Discorso diverso per il non residenziale:
qui non esiste la detrazione del 36-50%, e quindi la proroga del 55% sarà sfruttata a pieno