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Buono, pulito e giusto

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La Comunità del Cibo a Energie Rinnovabili della Toscana al Salone del Gusto e Terra Madre 2012 dal 25 al 29 ottobre a Lingotto Fiere di Torino

Fonte: Geotermia News

Autore: Redazione

Non è la prima volta che la Comunità del Cibo ad Energie Rinnovabili partecipa al Salone del Gusto di Torino ma questa volta sarà speciale, perché nell’edizione 2012 le due manifestazioni si fondono e creano un evento unico, che racconta la straordinaria diversità del cibo di ogni continente, superando la divisione fra Nord e Sud del mondo e dando pari dignità a tutti i piccoli produttori che s’ispirano al principio di un cibo buono, pulito e giusto.

La Comunità del Cibo ad Energie Rinnovabili nasce ufficialmente nel 2009, con la firma dello statuto dell’associazione “Agricoltori Custodi della Comunità del Cibo a Energie Rinnovabili della Toscana”, grazie ad un’intesa tra Slow Food Toscana, Fondazione Slow Food per la Biodiversità e CoSviG, ed è la prima Comunità del Cibo a livello mondiale ad essere caratterizzata dai metodi di produzione anziché da un prodotto agroalimentare specifico.

Ne fanno parte imprenditori che hanno come priorità quella della sostenibilità ambientale, che adottano il criterio della filiera corta, adoperandosi per il rilancio di forme di agricoltura sostenibile e per il recupero di produzioni tradizionali tipiche, di alta qualità o a rischio scomparsa.

Le aziende pioniere della Comunità del Cibo ad Energie Rinnovabil sono state quelle presenti nel Distretto delle Energie Rinnovabili, e che utilizzano come fonte rinnovabile la risorsa geotermica; il numero iniziale adesso si è incrementato, allargandosi anche ad altre aree geografiche (sempre toscane). Requisito fondamentale è che all’interno del processo produttivo le energie rinnovabili siano utilizzate in maniera definita “rilevante”.

Gli altri requisiti per l’adesione sono rappresentati dall’utilizzo di materie prime provenienti esclusivamente dal territorio toscano e il fatto che la sede produttiva sia all’interno della regione.

La Comunità del Cibo ad Energie Rinnovabili è la dimostrazione concreta che può esserci sintonia tra energia e cibo, ovvero tra tecnologie avanzate e produzioni agroalimentari artigianali di alta qualità: tratti distintivi con cui a pieno titolo si colloca nella rete di comunità del cibo rappresentata da Terra Madre, che quest’anno, come abbiamo detto, si fonde al Salone del Gusto con l’intento di unire il piacere del cibo alla responsabilità nei confronti di quel che mangiamo e di chi lo produce.

“In questo percorso -si legge nella presentazione dell’evento- il Salone del Gusto e Terra Madre toccano alcuni temi cruciali legati alla produzione e al consumo del cibo: dal ruolo dei giovani e delle piccole produzioni tradizionali nel futuro dell’agricoltura, alla difesa del paesaggio, dalla battaglia per un’agricoltura libera da OGM,alla tutela dei pastori e dei piccoli pescatori, dal rafforzamento del rapporto fra produttore e consumatore, alla promozione di scelte più responsabili e informate in campo alimentare, nella piena consapevolezza dei loro effetti sulla salute, sull’ambiente e sul sistema produttivo“.

L’esperienza enogastronomica –che rimane un caposaldo del Salone– si fonde quindi con la conoscenza dei luoghi in cui i cibi nascono e di coloro che lo producono in tutto il mondo.
“Il futuro del cibo è il futuro del pianeta“, scrivono gli organizzatori. “Per questo, essere a Torino dal 25 al 29 ottobre è più importante che mai. Perché un mondo migliore –più buono, pulito e giusto– ha radici profonde in quello che si trova nel nostro piatto. Perché dalle nostre scelte quotidiane dipendono l’ambiente, l’economia, la società di domani“.