Fascino indiscutibile, ma non si può dormire sugli allori. E così c’è chi, come la Regione, continua a guardare a nuovi flussi, per crescere ma magari alleggerire le fin troppo visitate città d’arte, e guarda pure alle nuove tecnologie: un impegno ben saldo nell’agenda dell’assessore al turismo (e all’economia tutta) della Toscana Stefano Ciuoffo, che stamani lo ha ripetuto presentando alla sede della Stampa estera a Roma la prossima edizione della Bto, la borsa del turismo digitale, che ci sarà a Firenze il 30 novembre e 1 dicembre.
Qualche settimana fa la giunta toscana ha aggiornato, dopo sedici anni, il testo unico del turismo, per meglio adattarlo alla nuova domanda ed offerta, e la legge è ora all’attenzione del consiglio regionale. La legge affronta anche la sharing economy, " che deve agire in un un quadro condiviso di regole – racconta l’assessore – ma che vogliamo sostenere e non certo contrastare".
"Il turismo oggi alimenta il 10 per cento del Pil toscano. E’ l’attività più diffusa sul territorio e quella con maggior margini di investimento e di sviluppo. Ma ha bisogno – sottolinea l’assessore – di una comunicazione efficace e di un’offerta modulata. Ci sono nuove opportunità, ma hanno bisogno di un cambio di passo per essere sfruttate. Altrimenti rischiamo di essere esclusi. Dobbiamo valorizzare e non solo conservare il nostro ricchissimo patrimonio".
"Anzitutto – conclude l’assessore – c’è bisogno di riflettere tutti assieme e in Toscana lo facciamo da tempo. C’è bisogno – dice – di sostenere le aziende nell’acquisire la giusta cultura e abbiamo misure con cui siamo pronti a farlo. E’ una scommessa che va insomma affrontata con metodo e la Bto di Firenze e il successivo appuntamento con "Ecosistemi digitali" ne sono tappe fondamentali ".