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Bramerini a greenreport fa il punto su centrali Enel e rigassificatori: no a carbone e biomasse e la Edison è sparita

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Intervista all’assessore Anna Rita Bramerini sulle centrali Toscana

Fonte: greenreport.it

Autore: Alessandro Farulli

Le centrali ad olio combustibile di Livorno e Piombino, rimesse in moto dall’Enel dopo sei anni per far fronte all’emergenza freddo e gas, sono state già spente, ma non si è arrestato il dibattito sul futuro dei due impianti.
Ne abbiamo parlato con l’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini.
Nell’ultimo comunicato sulla riconversione delle centrali Enel di Livorno e Piombino lei parla più volte di riconversione sostenibile. Solo in fondo sostiene che questa debba essere a gas, ma viene il dubbio che non sia più un tabù la riconversione a carbone, come peraltro ci  risulta essere stata avanzata dalla stessa Enel.
«Non è un mistero che Enel abbia più volte accennato all’ipotesi di preferire la riconversione a carbone per la centrale di Piombino, ma sa anche che questo scenario si scontra con la realtà locale che ancora oggi è contraria, come manifestò già anni fa il referendum».
Tra le proposte pare esserci anche quella di una centrale a biomasse almeno per quella di Livorno. Le risulta?
«Sì, ma si sa anche che un’altra centrale a biomasse di grossa potenza e a filiera lunga in quell’area non sarebbe compatibile a causa del cumulo delle emissioni già presenti in quel contesto».
Qualcuno ritiene che sempre per quella di Livorno sia in campo anche  l’ipotesi che una volta chiusa la centrale, quelle aree possano essere quelle utili per l’inceneritore a servizio dell’Ato costa….
«Mi risulta che Enel non sia interessata a questo scenario».
La Regione ha più avuto segnali da Edison per il rigassificatore di  Rosignano?
«Nessuno, anche se il passare del tempo e la crisi, unite alle modifiche societarie che hanno interessato Edison non fanno certo ben sperare. I rigassificatori hanno tuttavia dimostrato di essere una risposta interessante sul fronte della sicurezza degli approvvigionamenti. E’ vero tuttavia che sul fronte del metano la Toscana dà già il suo significativo contributo alla "causa" nazionale visto che ospiterà il rigassificatore OLT, la cui attivazione è programmata per il prossimo anno, sia per il metanodotto Galsi che, appunto, rafforzerà la fornitura di gas da sud».