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Biscotto di Roccalbegna: interviene la responsabile Slow Food

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Dopo le polemiche, ci scrive la responsabile del presidio Slow Food e componente del direttivo della Condotta Slow Food Amiata

Fonte: QuiNewsAmiata.it

Autore: QuiNewsAmiata.it

Dopo le polemiche dei giorni scorsi sul Biscotto di Roccalbegna, e rese note da QuiNewsAmiata ("Il biscotto che divide", pubblicato mercoledì 7 dicembre, e leggibile in calce), ci scrive Fabiana Fabbreschi, responsabile del presidio Slow Food del Biscotto salato di Roccalbegna, nonché componente del Comitato Direttivo della neonata Condotta Slow Food Amiata. 

"Vorrei precisare alcune cose – scrive Fabbreschi – su quanto letto in questi giorni sulla stampa nel merito delle valutazioni e delle rispettive posizioni dei gruppi che animano e amministrano il Comune di Roccalbegna. Innanzi tutto dispiace a me a titolo personale, come credo dispiaccia a tutti gli abitanti di Roccalbegna che abbiano visto con piacere, e apprezzato, la nascita del progetto la scorsa primavera e il suo continuo crescere di questi mesi, questa etichetta strumentale di ‘biscotto della discordia’. Mi dispiace particolarmente per i due produttori che hanno creduto da subito nella finalità del progetto, per gli altri due che si sono aggiunti recentemente, e che tutti insieme stanno lavorando duramente per farsi conoscere al di fuori del nostro Comune, sia come prodotto che come ambasciatori del territorio.

Se vogliamo ripercorrere la vita di questo progetto – prosegue la rappresentante – dobbiamo ricordarci come lo scorso aprile, grazie a Slow Food che lo ha proposto e a Libero Conti (Panificio Conti Libero) e Moreno Cortecci (Sapori di Maremma), sia stato possibile arrivare alla firma di un disciplinare di produzione assolutamente fedele alla tradizione Rocchigiana e che finalmente gettava le basi per mettere a frutto il lavoro di anni condotto dalla ProLoco in nome di tutta la cittadinanza. Ovviamente tutto è potuto iniziare grazie al sostegno dell’Amministrazione Comunale, della quale allora facevo parte e per la quale seguivo la questione, ma grazie anche al contributo iniziale di Clodia Commerciale (società che su Grosseto gestisce il marchio Conad) che ha accolto la proposta di Slow Food di sostenere questa produzione locale.

Dal 2 aprile ad oggi i produttori sono diventati quattro, si sono aggiunti Lucia Lorenzoni (Ristorante Pizzeria “La Grotta”) e Giancarlo Paderno (Ristorante “La Pietra”) e grazie soprattutto alle sollecitazioni di Slow Food e al contributo operativo dei produttori stessi ci siamo spesi, anche con il supporto della ProLoco, per portare avanti l’obiettivo che ci eravamo prefissi, ovvero far conoscere il nostro biscotto dove possibile, fino alla straordinaria partecipazione a Terra Madre-Salone del gusto di Torino dello scorso settembre, che è stata una vetrina importantissima e l’occasione per poter presentare con il Progetto del Presidio del Biscotto Salato di Roccalbegna tutto il nostro paese e la nostra tradizione legata a questo prodotto. 

Il riscontro è stato eccellente, ben al di sopra delle aspettative e gli effetti si iniziano a vedere,con una crescita dell’interesse generale di addetti ai lavori e della comunicazione locale, regionale e nazionale. Pochi giorni fa, inoltre, si è costituita l’associazione dei quattro produttori e abbiamo incontrato Cosvig e la Comunità del Cibo ad Energie Rinnovabili per capire se ci fossero i presupposti per una collaborazione. Quindi mi pare chiaro che il nostro percorso sia ben avviato e non è giusto diventare oggetto di polemiche e strumentalizzazioni da parte di nessuno.

L’obiettivo di questo progetto, nonché di altri che stiamo ipotizzando nel gruppo di lavoro che si sta costruendo nella nuova Condotta Amiata (anche questa nata dietro la forte spinta del nostro progetto sul Biscotto) è quello di valorizzare le nostre tradizioni, tipicità e il territorio del nostro Comune; alle forze politiche tutte si chiede di sostenere queste attività e i piccoli produttori che ancora credono nella forza di queste azioni, che vedono in Slow Food una spalla determinante per la loro riuscita.

Crediamo fortemente che sostenere i nostri progetti e con essi tutti i piccoli produttori e nello stesso tempo promuovere il territorio dell’Amiata sia compito che tutti dovrebbero avere come mandato, che siano ad amministrare o a fare opposizione, per questo siamo, come Slow Food, sempre disponibili al confronto fattivo così come sta già accadendo con tutti i soggetti presenti sul territorio come con la ProLoco che ci ha accompagnato, anche economicamente oltre che fisicamente, fino a oggi. Tutto questo per fare chiarezza e far comprendere ciò che abbiamo portato avanti in questi mesi con il solo supporto di Slow Food e grazie all’impegno dei produttori.Credo fosse giusto e necessario". (Fabiana Fabbreschi, responsabile Presidio Slow Food “Biscotto Salato di Roccalbegna”)