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Birra all’energia solare, un boccale di sostenibilità

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Creato il progetto europeo di ricerca e sviluppo “SolarBrew”

Studiati i benefici dell’impiego dell’energia solare nei birrifici. A mettere in pratica la teoria è il produttore olandese Heineken

Fonte: Rinnovabili.it

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Forse non tutti lo sanno ma la produzione della birra non è esattamente un processo a risparmio energetico. Sono necessarie grandi quantità di energia termica ed elettrica oggi fornite principalmente dai combustibili fossili, come spiega Matthäus Hubmann del gruppo di lavoro per le energie rinnovabili dell’Istituto per le tecnologie sostenibili AEE INTEC. "Il consumo di energia termica per ettolitro di birra prodotta si aggira tra i 16,7-33,3 kWh, mentre l’utilizzo aggiuntivo di energia elettrica ammonta a 7,5-11,5 kWh".
Ma Hubmann e la sua squadra hanno trovato un modo per rendere il ciclo produttivo decisamente più sostenibile. Come? Chiedendo aiuto del Sole.
Secondo gli esperti di AEE INTEC, infatti, tutti i processi termici necessari alla lavorazione del malto e alla produzione della birra – che richiedono temperature comprese tra i 25 e 105 C – possano essere affidati alla tecnologia del solare termico. Per dimostrare la fattibilità dell’integrazione di pannelli solari termici piani e di collettori solari sottovuoto nel ciclo produttivo dei birrifici, è stato creato il progetto europeo di ricerca e sviluppo “SolarBrew”, a cui hanno preso parte anche la Heineken, la Sunmark Solutions A/S, impresa produttrice di pannelli solari, e, in qualità di partner nel campo degli impianti e delle macchine edili, GEA Brewery Systems GmbH.
In questo contesto il produttore belga sta già integrando nei propri siti in Austria, Spagna e Portogallo ampie strutture per la produzione di energia solare attraverso una superficie di 7.850 m di pannelli solari. Il rapporto di copertura solare per i tre processi è suddiviso in circa il 20 per cento per l’essiccazione del malto, più o meno il 30 per cento per la fermentazione e il 45 per cento per la pastorizzazione. In totale la potenza prodotta dagli impianti solari per la fornitura dei tre processi a bassa temperatura è di circa 5 MW. Poiché le aziende produttrici di birra e gli stabilimenti della lavorazione del malto hanno generalmente strutture di approvvigionamento di energia simili, i partner del programma prevedono sulla base del progetto dimostrativo un effetto moltiplicatore all’interno del settore. L’implementazione e l’esperienza operativa verranno ottenute attraverso il monitoraggio del progetto pilota fino al 2015.