Avviato l’iter per giungere all’adozione dello strumento, nella prossima primavera il Pep approderà in consiglio, dopo le consultazioni con tutti i soggetti territoriali interessati. Entro il 2011, in seguito ad un’ulteriore fase di osservazioni, si arriverà all’approvazione.
Stamani il Pep è stato presentato in conferenza stampa a Pisa. «Vogliamo diventare la provincia più ‘rinnovabile’ della Toscana» hanno detto il presidente della Provincia Andrea Pieroni e l’assessore all’ambiente Valter Picchi presentando le linee generali del piano, che ha come obiettivi specifici proprio "la promozione dell’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili e la riduzione dei consumi energetici".
In provincia di Pisa l’energia elettrica risulta totalmente prodotta da rinnovabili grazie al contributo determinante della geotermia (98,3%), che peraltro rende il territorio autosufficiente. Quella termica, al contrario, è quasi completamente prodotta da fonti fossili. La domanda di energia è invece rappresentata dai consumi dei diversi settori economici. Il settore civile ed i trasporti consumano rispettivamente il 12,7% e il 5% in più rispetto alla media regionale, mentre l’agricoltura e l’industria circa la metà della media regionale.
«Per questo i settori su cui porre la massima attenzione per ridurre i consumi sono proprio il civile ed i trasporti» dicono dalla Provincia.
Per rispettare gli obiettivi dell’Unione Europea al 2020, ripresi anche dal Piano energetico regionale (Pier), si punta allo sviluppo delle rinnovabili per la produzione di energia termica ed elettrica, dunque eolico, mini eolico, solare fotovoltaico, impianti a biomassa, impianti a biogas, valorizzazione dei rifiuti solidi urbani, geotermia anche a media e bassa entalpia, solare termico.
«Per quanto riguarda l’occupazione di suolo legata alla realizzazione di impianti – precisa l’assessore Picchi – possiamo già anticipare che sarà interdetta nelle aree agricole di pregio». Il presidente Pieroni sottolinea le possibili ripercussioni positive nell’economia: «Il nuovo piano regionale di sviluppo prevede l’individuazione di distretti di settore e noi ci candidiamo per le energie rinnovabili ad un ruolo di primo piano, in considerazione della presenza sul nostro territorio di strutture di ricerca d’eccellenza ed aziende altamente tecnologiche. In prospettiva, penso anche allo sviluppo di un’industria delle fonti rinnovabili" vera e propria".
Puntando a rispettare gli obiettivi al 2020 dell’Unione Europea, contenuti tra l’altro nel Piano energetico regionale, vari fronti già denotano un’attività importante. Secondo i dati forniti dalla Provincia, nell’eolico, ad esempio, ad oggi sono stati autorizzati 6 impianti e 4 sono in corso di autorizzazione. Nel solare fotovoltaico, sono autorizzati 44 impianti e 46 sono quelli in corso di autorizzazione. Nelle biomasse, risultano autorizzati 6 impianti e uno è in corso di autorizzazione.