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Audizioni alla Regione Lazio per la disciplina della Bassa Entalpia

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Le associazioni ambientaliste ed i comitati esprimono piena soddisfazione sulla proposta di legge.

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

Si sono svolte il 1 luglio presso la Commissione Ambiente del Consiglio Regionale del Lazio una serie di audizioni sulla proposta di legge n. 256/2015 “Disciplina in materia di piccole utilizzazioni locali di calore geotermico”, di iniziativa della Giunta. All’audizione sono intervenuti: l’Ordine dei Geologi, Legambiente Lazio, Polo Energia Ambiente, Gruppo Informale Geotermia e Ambiente, Eurosolar Italia, Associazione Lago di Bolsena (non si sono presentati invece il WWF Lazio e Officinae Verdi).

Si tratta di una proposta di legge che "può aiutare a sviluppare la geotermia in maniera sostenibile", questo in sintesi il parere espresso dalle organizzazioni ambientaliste, associazioni di settore e ordini professionali, intervenuti durante l’audizione. "Impianti di questo tipo sono utili per la climatizzazione delle case, sia d’inverno che d’estate – è stato messo in rilievo da più parti – i prezzi sono crollati e hanno grande efficienza energetica". Infine, secondo quanto appreso dal comunicato della Regione, è stata messa in rilievo la necessità di distinguere meglio, nella proposta di legge, fra i diversi tipi di impianto.

"Soddisfazione per i risultati dell’audizione", è stata espressa dalla consigliera Cristiana Avenali (Pd). Il presidente della commissione, Enrico Panunzi, in conclusione, ha sottolineato la disponibilità della commissione per esaminare eventuali contributi tesi a migliorare la proposta.

Tra le novità inserite nel testo della legge in discussione, l’inclusione, all’art.4, all’interno della categoria di “attività edilizia libera” (con conseguente esonero alle verifiche di assoggettabilità ambientale tranne, ovviamente la SCIA-Segnalazione Certificata di Inizio Attività) delle installazioni relative alle sonde geotermiche per utilizzazioni locali (come disciplinate dall’art.10, comma 2 del D.Lgs. 22/2010); all’art.5 l’istituzione del registro degli impianti geotermici, mentre all’articolo 6 si specificano divieti e vincoli per lo sfruttamento delle piccole utilizzazioni locali. Entro 120 giorni dall’approvazione della legge, la Giunta Regionale dovrò emanare il regolamento tecnico di attuazione, particolarmente importante per definire le procedure semplificate per il rilascio dei permessi e per la realizzazione della carta geo-energetica regionale.