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AssoRinnovabili: lo “spalma incentivi” avrebbe effetti disastrosi

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Secondo l’associazione la stragrande maggioranza degli operatori fallirà, con seri impatti occupazionali e sul sistema bancario. Avviato con il Mise un tavolo di confronto per cercare soluzioni alternative

Fonte: Energia24club.it

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Non usa mezzi termini AssoRinnovabili, l’associazione che rappresenta oltre 500 imprese attive in Italia e all’estero nella produzione di energia rinnovabile, sulle conseguenze che potrebbe avere il provvedimento "spalma incentivi" previsto dal governo per ridurre le bollette – in particolare quelle delle Pmi – e che agirebbe retroattivamente e obbligatoriamente su quanti hanno investito in questi anni in impianti fotovoltaici.
"La misura ipotizzata dal Mise-  si legge in una nota dell’associaizone – attraverso una variazione unilaterale dei contratti in essere tra Stato e imprese, andrebbe a ridurre ulteriormente e ingiustificatamente la profittabilità degli impianti fotovoltaici".
AssoRinnovabili elenca i molti risultati dannosi che produrrebbe la misura, tra i quali: il Governo avrà un pessimo ritorno d’immagine e di credibilità poiché verrebbero minati i principi dello stato di diritto e della Costituzione; il Governo avrà un’importante battuta d’arresto nel riposizionamento dell’Italia nell’Unione Europea, che in più occasioni si è espressa sulla necessità di evitare norme simili; gli investitori, che hanno fatto affidamento su contratti certi firmati con un’azienda dello Stato italiano (il Gse), congeleranno tutti i progetti di sviluppo in Italia e il piano infrastrutturale verrà boicottato; il sistema del credito avrà forti sofferenze e rallenterà la ripresa economica del Paese; la stragrande maggioranza degli operatori fallirà, con seri impatti occupazionali e gravi impatti anche sul sistema bancario; lo Stato perderà importanti entrate fiscali per un valore pari a oltre 600 milioni di euro.
«Già solo l’intenzione del Governo – dichiara Agostino Re Rebaudengo, presidente di AssoRinnovabili – sta provocando forti contraccolpi nel sistema creditizio che di fatto ha “congelato” i nuovi finanziamenti, paralizzando il settore con ripercussioni occupazionali ingenti per i circa 100.000 addetti del fotovoltaico (…). A livello Paese, l’enorme impatto negativo vanificherebbe gli auspicati marginali benefici sulle Piccole e medie imprese. Peraltro l’obiettivo del Governo di ridurre le bollette elettriche è già stato ottenuto proprio grazie alle fonti rinnovabili, che nell’ultimo anno e mezzo hanno fatto diminuire il prezzo dell’energia elettrica all’ingrosso da 70 a 45 euro/MWh per un risparmio complessivo compreso tra sette e otto miliardi di euro. Se le Pmi e i cittadini non hanno ancora ottenuto questi benefici non è certo responsabilità delle rinnovabili».
AssoRinnovabili ha avviato con il ministero dello Sviluppo economico un tavolo di confronto in cui si stanno analizzando diverse soluzioni alternative che consentirebbero al Governo di perseguire il condivisibile obiettivo di ulteriore riduzione del costo finale dell’energia elettrica per le Pmi senza mettere in ginocchio il settore.