Pur essendo dotato di importanti risorse geotermiche, il Giappone conserva ancora la possibilità realizzare robusti incrementi per quanto riguarda l’impiego di questa fonte rinnovabile per la produzione di energia. Esplorare questa opportunità significa anche sviluppare nuove tecnologie, e al proposito giungono notizie promettenti dall’università di Kyoto.
Un team di ricercatori, incluso Takehiko Yokomine –professore associato dell’ateneo nipponico e della Japan New Energy Corporation (J-Nec)–, ha concluso con successo una dimostrazione del J-Nec Method New Geothermal Power System, la «prima tecnologia del suo genere in tutto il mondo».Il nuovo metodo per la produzione di energia geotermica elaborato dalla J-Nec, testato a Kokonoe nella prefettura di Oita, rappresenta infatti una nuova tecnologia per «produrre energia elettrica attraverso l’assorbimento del calore geotermico senza l’utilizzo di acqua calda dal sottosuolo».Si tratta di un sistema a ciclo chiuso che impiega uno scambiatore di calore a doppio tubo (che arriva fino a 1.450 metri di profondità), in cui viene iniettata acqua dalla superficie e poi riscaldata dal calore geotermico; il conseguente vapore viene poi trasformato in elettricità tramite una turbina.Tale tecnologia, spiegano dall’università di Kyoto, permette una produzione costante nell’arco delle 24 ore, senza l’emissione di CO2 in atmosfera e tagliando sia i tempi per la realizzazione dell’impianto sia i suoi costi di gestione.
