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ARPAT, anche nell’ultimo anno nessun superamento dei limiti per le emissioni della geotermia

«Nei 19 controlli effettuati su 18 impianti diversi non si sono riscontrati superamenti nei valori limite di emissione per i parametri autorizzati (mercurio, acido solfidrico e anidride solforosa)»

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«Nei 19 controlli effettuati su 18 impianti diversi non si sono riscontrati superamenti nei valori limite di emissione per i parametri autorizzati (mercurio, acido solfidrico e anidride solforosa)»


La geotermia rappresenta la più importante fonte rinnovabile presente in Toscana, ma la sua coltivazione – come ogni altra attività umana – non è a impatto zero sull’ambiente.

A fronte di importanti benefici sotto il profilo sia socioeconomico (ad oggi le centrali geotermoelettriche toscane producono l’equivalente di oltre il 30% della domanda di elettricità regionale) sia ambientale (la geotermia è una fonte rinnovabile, il cui impiego abbatte l’inquinamento atmosferico e le emissioni climalteranti legate all’uso dei combustibili fossili), è dunque necessario monitorare puntualmente che gli impatti negativi sull’ambiente restino entro soglie di sicurezza e siano dunque sostenibili nel tempo: l’ente pubblico preposto allo scopo è l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana (ARPAT).

I dati aggiornati all’ultimo anno verranno pubblicati dalla stessa Agenzia nel corso delle prossime settimane all’interno dell’Annuario dei dati ambientali 2022, ma nel frattempo l’ARPAT ha offerto alcune anticipazioni proprio in merito alla geotermia, evidenziando che «nei 19 controlli effettuati su 18 impianti diversi non si sono riscontrati superamenti nei valori limite di emissione per i parametri autorizzati (mercurio, acido solfidrico e anidride solforosa)».

Più nel dettaglio, nel corso del 2021 4 controlli ARPAT hanno interessato l’intero stabilimento produttivo, mentre i restanti sono stati mirati all’impianto di abbattimento AMIS (Abbattimento Mercurio e Idrogeno Solforato), che è presente in ognuno dei gruppi produttivi ed è in grado di abbattere fino al 99% dell’acido solfidrico e il 95-97% del mercurio.

Da questi controlli, sono emersi risultati inferiori al valore limite di emissione per tutti i parametri autorizzati: acido solfidrico (H2S), mercurio (Hg) e anidride solforosa (SO2).

Esaminando in dettaglio le performance relative ai tre inquinanti, ARPAT mostra che i valori rilevati per l’H2S «sono inferiori al limite emissivo su tutti gli impianti controllati, grazie al buon funzionamento dei sistemi di abbattimento […] Un superamento della soglia di percezione olfattiva può avvenire per concentrazioni dell’ordine dei 7 μg/m3, valore molto al di sotto del limite di attenzione sanitaria previsto dalle Linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), pari a 150 μg/m3 come media nelle 24 ore. In questi casi si percepisce il classico odore di “uova marce”, non correlabile però ad un rischio sanitario».

Anche per quanto attiene al mercurio, nel 2021 non si sono registrate anomalie rispetto ai valori limite autorizzati per questo parametro (tab. 4.1 delibera Regione Toscana 344/2010) negli impianti controllati da ARPAT: «Le determinazioni dei livelli di esposizione della popolazione a questa sostanza risultano molto al di sotto del valore limite di cautela sanitaria, previsto dalle Linee guida Oms, pari a 200 ng/m3 su base annua. Lo scorso anno, nei punti indagati per la qualità dell’aria circa la concentrazione in atmosfera di mercurio gassoso sia nell’area geotermica del Monte Amiata sia nell’area delle colline metallifere, i dati registrati su base oraria, quindi più cautelativi rispetto ai dati annuali, sono risultati paragonabili ai livelli di fondo naturale, per lo più compresi tra 2 – 4 ng/m3 con picchi fino a 8-20 ng/m3».

Infine, anche in riferimento al biossido di zolfo (SO2), altro parametro normato nelle autorizzazioni emissive delle centrali geotermoelettriche, dai controlli effettuati nel 2021 «risulta il rispetto dei valori limite (200 g/h uscita impianto AMIS – tab. 4.1 delibera Regione Toscana 344/2010)».