Pubblichiamo un documento sulla Sanità, riguardante in particolare la provincia di Siena, e l’Aretino, diramato dal Partito democratico (area Valdichiana), a firma Andrea Francini. La nota riguarda l’integrazione complementare tra presidi ospedalieri che insistono su territori omogenei: Presidio di Nottola (Valdichiana Senese – Amiata Val D’Orcia) e Ospedale La Fratta (Valdichiana Aretina).
"Nel 2015 il consiglio Regionale della Toscana ha promulgato una legge che prevede l’accorpamento delle Aziende Sanitarie in nuovi enti di valenza interprovinciale; e detta precise disposizioni in relazione al settore assistenziale pediatrico.
Sulla base di tali presupposti, appare coerente sviluppare le necessarie azioni applicative. Tra queste, appunto, assumono rilievo il percorso nascita e quello pediatrico.
L’unificazione delle ex aziende offre l’opportunità, tra le altre, di mettere in rete i presidi ospedalieri, in modo da garantire una migliore circolarità delle professionalità disponibili con criteri basati sulle reali necessità dei territori.
Le zone Valdichiana Senese – Amiata e Valdichiana Aretina presentano le caratteristiche di complementarietà, in termini geografici, di bacino di utenza e di tipologia di strutture, così da poter integrare in modo virtuoso le attività assistenziali.
La possibile sinergia tra i due presidi rende plausibile assicurare – anche al presidio de La Fratta – le competenze specialistiche necessarie alla popolazione pediatrica residente. Il bacino di utenza pediatrica che affluisce presso l’Ospedale di Nottola è tale, infatti, da garantire un’adeguata espertizzazione dei medici nelle diverse branche subspecialistiche. Un adeguamento delle risorse professionali permetterà ai due territori quel potenziamento necessario a renderli autonomi rispetto alla gran parte delle malattie croniche dell’età pediatrica e governare in modo appropriato e controllato i flussi verso centri regionali di terzo livello pianificando, finalmente, un modello di de-centralizzazione che eviterebbe alle famiglie residenti nei territori periferici, migrazioni del tutto ingiustificate e onerose.
Per questo, la Valdichiana senese condivide e rafforza il ruolo de La Fratta come ospedale HUB sul tema della PMA (procreazione medicalmente assistita) e sostiene la scelta di collocare in quella sede un centro di terzo livello. Riguardo a questo tema, su altre scelte e percorsi futuri, appare condivisibile l’obiettivo di garantire proiezioni e integrazioni che mirino alla qualità e alla professionalizzazione offrendo ai residenti prestazioni di alta specialità.
A oggi è già presente un’attività integrata con la chirurgia di Nottola, ospedale in grado di garantire, oltre a quella programmata e a quella specialistica (chirurgia della mammella), anche la chirurgia d’urgenza.
Alla qualità degli specialisti non corrisponde, adesso, una ‘dotazione di organico’ sufficiente a sviluppare in modo compiuto e stabile i percorsi assistenziali attesi. Nel tempo, la maggior parte delle risorse è stata investita nel centro e nell’area fiorentina in particolare, mentre nelle periferie i livelli di dotazione organica si sono ridotti al minimo indispensabile appena sufficiente alla sopravvivenza di servizi di base.
Una diversa politica nella distribuzione delle risorse rispetto a quanto fatto sino ad adesso è necessaria per applicare i presupposti che la legge Regionale 84 impone con gli articoli 33 Bis e Ter, che significa garantire alle famiglie la necessaria assistenza specialistica prossima alla sede di residenza.
L’azienda ha riconosciuto la competenza dell’Ospedale per il territorio della Valdichiana senese (ri-cordiamo che il numero dei posti letto non ha subito riduzioni e così dovrà essere in futuro), dell’Amiata, e in termini funzionali, rispetto ai servizi ospedalieri, della Valdichiana aretina. Consi-derati i flussi di confine con Umbria e Lazio, il bacino di utenza assume una consistenza di circa 120mila abitanti e conferma la necessità di alcuni servizi indispensabili.
Oltre quanto scritto in premessa, e come in parte espresso nell’ultimo documento politico, il Pd della Valdichiana vuole con ulteriore chiarezza ribadire alcuni concetti e rafforzare indispensabili e indifferibili interventi.
Tra questi: 118 Emergenza Sanitaria Territoriale, evidenziamo la necessità di uno studio puntuale riguardo al ‘nuovo’ progetto, ma soprattutto la valutazione delle distanze dai centri di soccorso dei comuni più lontani; al fine di avere ancora un servizio con un’adeguata presenza di auto medicalizzate per la presa in carico dei pazienti in emergenza urgenza. In sintesi, per i presidi 118 e di primo soccorso è indispensabile mantenere il medico a bordo.
Il ruolo degli infermieri e dei soccorritori è importantissimo ma non intercambiabile. Pensare di sostituire la presenza del medico (anche a orario parziale) con altre soluzioni significa mettere a rischio la salute e, a volte, la vita del paziente. Per il Partito Democratico della Valdichiana è assolutamente indispensabile mantenere questo fondamentale servizio, di fronte al quale non possono esser previste forme penalizzanti di riorganizzazione.
Chirurgia di urgenza h24 con competenze laparoscopiche e volumi espertizzanti adegua-ti. Prevedere quanto prima, la selezione di un direttore di ruolo per continuare a rappresentare un solido punto di riferimento in termini di qualità e quantità delle prestazioni irrinunciabili per il ter-ritorio;
Ortopedia, individuazione di un direttore e ripristino dell’assistenza traumatologica d’urgenza con l’arruolamento delle necessarie professionalità, realizzare una sezione Dipartimentale su Nottola;
Radiologia h 24 a supporto della chirurgia d’urgenza del PS e delle altre specialistiche presenti in H. Importante l’individuazione del direttore di struttura complessa;
Dotazione organica, con la sviluppo dell’integrazione Ospedaliera con la Valdichiana Are-tina deve essere garantita un’adeguata dotazione di risorse, anche infermieristiche, alla Cardiolo-gia e alla Pediatria in modo da sviluppare proiezioni specialistiche e rispondere ai percorsi di pron-to soccorso anche secondo i termini previsti dalla normativa regionale (legge 84/2015) e le dispo-sizioni aziendali.
Completamento dell’ospedale di comunità che, insieme all’hospice da 18 posti letto, dovrà avere la garanzia di un turno completo d’infermieri. Risulta che la struttura sia già pronta, per cui il completamento di quest’area darà respiro e ricoveri appropriati al reparto di medicina.
Nuove Strumentazioni, evidenziamo la necessità di un rinnovamento dei macchinari per la diagnostica ormai obsolete e spesso ferme per continue rotture, soprattutto fra le priorità l’acquisto di una TAC a 64 slides.
Neurologia, individuare risorse di riferimento per la nostra struttura che svolgano attività neurologica di consulenza e gestione dei pazienti ricoverati all’interno del presidio sia di quelli che accedono al pronto soccorso. Oculistica, ripristinare il servizio degli interventi programmati".