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Amiata, raccolta della castagna: dopo un 2014 da incubo adesso si prospetta un grande raccolto

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L’AMIATA esce dall’ultima stagione della castagnatura, quella cioè del 2014, che è risultata, sia in termini economici che di raccolto, assai drammatica, per molti ha rappresentato quando l’80 e quando addirittura il 100 per cento del raccolto in meno. A fronte dunque della passata stagione che è entrata a far parte della storia come una delle stagioni più drammatiche per la raccolta della castagna, quest’anno la situazione è nettamente migliore.

Fonte: La Nazione, Cronaca di Grosseto

Autore: Nicola Ciuffoletti

In realtà, essere migliore del 2014 è cosa ben facile, quello che sorprende però, che le condizioni climatiche, quest’anno molto positive, potrebbero portare ad un raccolto anticipato del frutto amiatino, di circa una settimane. Ciò si comprendere parlando con i molti proprietari di castagneti, profondi conoscitori della pianta e del suo frutto e con altri professionisti, uno tra tutti Giovanni Alessandri, agronomo di professione e ora coordinatore del nuovo Pif, progetto integrato di filiera: «A oggi le condizioni del frutto sembrano molto buone, in alcune zone addirittura ottime – spiega Alessandri – le piante hanno un tasso di cinipide molto basso e sulla pianta il frutto è potuto maturare. Per le varietà primaticce che si raccolgono a fine settembre, si potrebbe anche anticipare la raccolta di circa una settimana. Determinanti le condizioni climatiche dell’immediato futuro, la speranza è che non ci sia né vento né freddo, magari un po’ di pioggia».

Insomma, le condizioni attuali lasciano ben sperare chi nella raccolta della castagna ci trova un’attività redditizia e per tutti coloro che credono in uno sviluppo del territorio partendo da questo frutto. Altro fattore che ha un certo peso nella raccolta più o meno ricca è il tasso di cinipide, insetto killer della castagna.

DOPO una forte battaglia, la minaccia dell’insetto pare essersi affievolita: «Grazie ai numerosi lanci effettuati su tutto il territorio del Torymus, insetto antagonista del Cinipide, in grado di salvare i castagni da questa minaccia – continua – il pericolo in molti casi si è abbassato, in alcune piante pare essere sparito. Molto dunque ha contribuito l’attività dell’Associazione della Castagna Amiatina Igp che già sta raccogliendo il consenso di proprietari di castagneti per i nuovi lanci del 2016, ma in parte anche il forte caldo ha contribuito a questa moria del cinipide». E per il futuro? Tutti castanicolotori hanno iniziato a pulire i castagneti e quindi coltivano la speranza che il 2015 sia veramente un’ottima annata.

Intanto Alessandri sta coordinando il nuovo Pif: « Un piano che mira a costruire una filiera della castagna e dove alla base c’è l’idea di sfruttare i trasformati della castagna, come ad esempio la farina».