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Allo studio tre norme UNI riguardanti le pompe di calore

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Sistemi geotermici a bassa entalpia basati sul principio della pompa di calore: sono entrati nella fase di studio nell’inchiesta pubblica finale per l’emanazione delle norme UNI i progetti riguardanti il dimensionamento, l’installazione e i requisiti ambientali

Fonte: Geotermia News

Autore: Redazione

E’ iniziata il 9 di maggio la fase di studio in inchiesta pubblica finale per tre progetti di norma UNI che riguardano altrettanti sistemi geotermici a bassa entalpia basati sul principio della pompa di calore.

Le pompe di calore sono macchine che permettono il trasferimento di energia termica da una sorgente a temperatura inferiore (sorgente fredda) a una sorgente a temperatura superiore (sorgente calda). Sono pertanto macchine che lavorano mediante un ciclo inverso e possono essere attivate mediante compressori elettrici oppure mediante altre macchine alimentate da energia termica.

Le pompe di calore accoppiate al terreno, denominate pompe di calore geotermiche, sono sistemi che permettono il trasferimento di energia termica dal terreno all’edificio (in regime di riscaldamento) o dall’edificio al terreno (in regime di raffrescamento).

L’inchiesta pubblica è un passaggio fondamentale per giungere alla definizione degli standard tecnici di riferimento; oltre agli operatori nazionali, è estesa anche al Comitato Europeo di formazione (CEN) e a tutti gli enti di normazione nazionali che ne fanno parte, secondo quanto stabilito dalla direttiva europea 98/34/CE che prevede una procedura d’informazione nel settore delle norme e delle regolamentazioni tecniche. Le norme UNI sono documenti che definiscono lo stato dell’arte di prodotti, processi e servizi: specificano cioè “come fare bene le cose” garantendo sicurezza, rispetto per l’ambiente e prestazioni certe.

L’UNI, Ente Nazionale Italiano di Unificazione, è un’associazione privata senza fine di lucro fondata nel 1921 e riconosciuta dallo Stato e dall’Unione Europea, che studia, elabora, approva e pubblica le norme tecniche volontarie -le cosiddette “norme UNI”- in tutti i settori industriali, commerciali e del terziario (tranne in quelli elettrico ed elettrotecnico per i quali esistono le norme del Comitato Elettrotecnico Italiano, CEI). L’ UNI rappresenta, inoltre, l’Italia presso le organizzazioni di normazione europea (CEN) e mondiale (ISO) e ne fanno parte imprese, professionisti, associazioni, enti pubblici e centri di ricerca.

L’UNI provvede all’elaborazione di norme tecniche con l’obiettivo di migliorare l’efficacia del sistema economico-sociale italiano e di fornire strumenti di supporto all’innovazione tecnologica, alla competitività, alla promozione del commercio, alla protezione dei consumatori, alla tutela dell’ambiente, alla qualità dei prodotti e dei processi.


Le norme tecniche sono documenti elaborati consensualmente dai rappresentanti di tutte le parti interessate mediante un processo di autoregolamentazione e -pur essendo di applicazione volontaria- forniscono agli operatori riferimenti certi, anche di rilevanza contrattuale. Le norme tecniche, quindi, sono importanti strumenti a disposizione dei professionisti e delle imprese di ogni dimensione, per ottenere forniture di qualità, contenere i costi, rendere più efficiente la propria organizzazione.

 

L’inchiesta pubblica è una fase fondamentale del processo di elaborazione delle norme: il progetto elaborato e approvato dall’organo tecnico competente (revisionato nei suoi aspetti qualitativi e formali) viene infatti messo a disposizione di tutti gli operatori al fine di raccogliere i commenti e ottenere il consenso più allargato possibile.

Le norme entrate nell’inchiesta pubblica del 9 maggio relative ai sistemi geotermici a pompa di calore riguardano i requisiti per il dimensionamento, quelli per l’installazione e i requisiti ambientali.
Nello specifico, la prima norma (E0206C020) “definisce i criteri di progettazione e le procedure di calcolo per la determinazione delle prestazioni di progetto degli impianti a pompa di calore geotermica. La norma inoltre permette di determinare le temperature medie mensili del fluido termovettore lato terreno che servono per determinare le prestazioni energetiche delle pompe di calore ai fini della certificazione energetica degli edifici“.

La norma si applica agli impianti geotermici a pompa di calore con fluido secondario utilizzati per la climatizzazione invernale ed estiva e per la produzione di acqua calda sanitaria mediante scambio di calore con il terreno.

La seconda norma (E0206C030) “definisce le metodologie di perforazione, le procedure di realizzazione delle geosonde e dei test di risposta geotermica, i requisiti di scelta, d’installazione e i limiti di funzionamento delle pompe di calore e delle altre apparecchiature dell’impianto“. Definisce inoltre “le caratteristiche dei fluidi di geoscambio e di perforazione, dei materiali di riempimento e di geoscambio; i macchinari, gli utensili, le attrezzature di realizzazione delle geosonde e per i test di risposta geotermica; la stesura della documentazione e dei rapporti di realizzazione“.

La norma si applica ai sistemi geotermici a pompa di calore e a scambio diretto utilizzati per il riscaldamento, raffrescamento, climatizzazione e produzione di acqua calda sanitaria mediante scambio di calore con il suolo.

Infine, la terza norma entrata nella fase d’inchiesta pubblica (E0206C170) “definisce una procedura di valutazione del livello di compatibilità ambientale degli impianti geotermici a pompa di calore“.

Questa norma si applica agli impianti geotermici a pompa di calore utilizzati per il riscaldamento, raffrescamento, climatizzazione e produzione di acqua calda sanitaria mediante scambio di calore con la fonte geotermica, a servizio di applicazioni civili, industriali, commerciali e di terziario.

Le norme UNI in fase d’inchiesta pubblica sono inserite in una banca dati che raccoglie tutti i progetti avviati da UNI dal 1° gennaio 2011, quindi sia quelli la cui inchiesta pubblica preliminare è attualmente in corso, sia quelli la cui fase di inchiesta è terminata.

I tre progetti di norma UNI che sono ora in fase di inchiesta pubblica finale possono dunque essere consultati nelle apposite pagine del sito UNI, in cui è possibile anche lasciare eventuali commenti, in modo tale che coloro che non hanno potuto partecipare alla prima fase di elaborazione normativa, possono egualmente contribuire al processo in corso.