L’Embassy Court è un complesso residenziale di grande prestigio, composto da 25 appartamenti e 2 penthouse. Sorge in Wellington Road a pochi passi dalla metropolitana di Jubilee, in una delle zone più esclusive della capitale. Dagli appartamenti è possibile ammirare il verde di Regents Park e lo skyline londinese. L’edificio presenta uno stile architettonico moderno con influenze chiaramente riconducibili all’art decò degli anni ’30.
In questo contesto, la geotermia ha rappresentato una soluzione ottimale non influendo in alcun modo sull’estetica dell’edificio, poiché tutte le sue componenti sono sotterranee. Trattandosi di un edificio di nuova costruzione è stato possibile impiegare gli ‘energy piles’, 100 in tutto per questo intervento. L’esclusiva soluzione di Geothermal International, presente nel nostro paese con il partner GI Italia, consente l’inserimento delle sonde geotermiche direttamente nei pali di fondazione dell’edificio. In questo modo è stato possibile ridurre notevolmente le spese di perforazione del terreno. Il potenziale energetico dell’impianto è stato accresciuto ulteriormente grazie alla sonda geotermica verticale, inserita a una profondità di 40 metri.
Le quattro pompe di calore ‘acqua/acqua’ adottate, Water Furnace modello EKW130, sono impiegate a livello centralizzato per fornire riscaldamento e raffrescamento a tutti gli appartamenti, grazie agli appositi radiatori a bassa temperatura posti nel pavimento. La caldaia centralizzata a condensazione provvede a portare l’acqua, già tiepida, a temperature più elevate quando richiesto, con una sensibile riduzione dei costi energetici. Durante la stagione estiva, il sistema di raffrescamento geotermico viene integrato con le due unità di raffreddamento e deumidificazione installate, che aiuteranno ad eliminare l’umidità negli ambienti riducendo persino la percezione del calore nelle stanze.
Notevoli i vantaggi ambientali. Durante la sola fase di riscaldamento, nell’arco di un anno solare, infatti, è stato possibile verificare come il consumo di kWh sia nettamente inferiore da parte della pompa di calore rispetto alla caldaia tradizionale. A gennaio, per esempio, la pompa di calore ha un consumo di circa 20mila kWh, la caldaia di oltre 100mila kWh. A livello di emissioni locali di CO2, i risultati sono altamente favorevoli per l’ambiente se si impiega la pompa di calore geotermica (12mila kg di emissioni di CO2 nel mese di gennaio per la pompa di calore a fronte di 23mila kg della caldaia). A cui corrispondono costi di esercizio nettamente inferiore.