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Alla faccia del fracking: nel 2014 è il solare negli Usa ad aver creato più posti di lavoro

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Il Censimento 2014 ha rilevato che l’industria del solare statunitense «continua a superare le aspettative di crescita, aggiungendo lavoratori ad un tasso quasi 20 volte più veloce rispetto all’economia globale e rappresentando il 1,3% di tutti i posti di lavoro creati negli Stati Uniti

Fonte: greenreport.it

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Nonostante il boom del fracking per il gas da scisto e del petrolio non convenzionale, negli Usa l’energia che ha creato più posti di lavoro nel 2014 è quella solare. A dirlo è National Solar Jobs Census, il più complete e credibile rapporto annuale sull’energia solare Usa realizzato dalla Solar Foundation e dalla BW Reaearch Partnership con il contributo del George Washington University Solar Institute.

Il Censimento 2014 ha rilevato che l’industria del solare statunitense «continua a superare le aspettative di crescita, aggiungendo lavoratori ad un tasso quasi 20 volte più veloce rispetto all’economia globale e rappresentando il 1,3% di tutti i posti di lavoro creati negli Stati Uniti lo scorso anno – dicono al Solar Institute  – La nostra ricerca a lungo termine indica che l’occupazione nell’industria solare è cresciuta dell’86% negli ultimi cinque anni, con il risultato di quasi 80.000 posti di lavoro per salariati nazionali». Nel novembre 2014, negli Usa l’industria solare impiegava 173.807 lavoratori, pari a un tasso di crescita del 21,8% rispetto al novembre 2013.

Secondo il National Solar Jobs Census, nel corso dei prossimi 12 mesi, i datori di lavoro intervistati si aspettano duna crescita dell’occupazione totale nell’industria dell’energia solare, con un  aumento del 20,9%, fino a  210.060 lavoratori solari. Dei 173.807 lavoratori solari negli Usa,  circa 157.500 si dedicano al 100% alle attività nel campo del solare. I salari pagati ai lavoratori solari restano competitivi con quelli delle industrie simili e offrono molte opportunità di lavoro fisso. Il settore dell’installazione rimane la più grande fonte di crescita dell’occupazione interna, più che raddoppiando in dimensioni dal 2010. I lavoratori solari sono sempre più diversi. Gruppi demografici come i Latino/ispanici (16%), Asiatici/isolani del Pacifico ed afro-americani (6%), insieme a le donne (22%) ed i veterani delle Forze Armate Usa attualmente rappresentano una percentuale maggiore della forza lavoro solare rispetto a quella osservata nel censimento 2013.

Andrea Luecke, presidente e direttore esecutivo della Solar Foundation, sottolinea che l’industria solare «E’ molto aperta a persone di diversa provenienza e in termini di esperienza. Non è necessario avere una laurea per trovare un lavoro ben pagato nel solare». Gli installatori guadagnano in media circa  20 –  24 dollari all’ ora e i rivenditori solari possono fare da 30 a 60 dollari all’ora.

«L’industria del solare ha ancora una volta dimostrato di essere un potente motore di crescita economica e creazione di posti di lavoro – dice Luecke – L’industria solare è cresciuta di uno straordinario 86% negli ultimi 4 anni, con l’aggiunta di circa 81.000 posti di lavoro. I risultati del nostro censimento mostrano che uno su ogni 78 nuovi posti di lavoro creati negli Usa nel corso degli ultimi 12 mesi è stato creato da l’industria solare, circa il 1,3% di tutti i posti di lavoro. Dimostra anche che, per il quinto anno consecutivo, l’industria solare sta attraendo lavoratori altamente qualificati e ben pagati. Questa crescita sta permettendo alla gente di tornare al lavoro e di rafforzare l’economia della nostra nazione».

In termini di occupazione, l’’industria solare ha già superato le industrie dei combustibili fossili, come l’estrazione del carbone (93.185 posti di lavoro). Nel solo 2014 l’industria solare ha conosciuto una crescita di occupazione del 50% in più  rispetto al totale creato sia dall’’industria per la costruzione di oleodotti e gasdotti (10.529) che dell’industria di estrazione del petrolio e del gas naturale (8.688).

Michael R. Bloomberg, fondatore di Bloomberg LP ed ex sindaco di New York City, ha evidenziato che «L’enorme crescita nel settore dell’energia solare lo scorso anno, tra cui la crescita di posti di lavoro che sta superando la media nazionale, è un’ulteriore prova che possiamo ripulire la nostra aria e ridurre l’inquinamento del clima ma anche far crescere l’economia. Con i dati in più che abbiamo riguardo al settore delle energie rinnovabili, i politici e gli investitori potranno prendere decisioni informate. Il Solar Jobs Census ha il potenziale per contribuire a renderlo possibile».

Perché questo trend continui Luecke è convinto che le organizzazioni come la Solar Foundation devono continuare ad informare l’opinione pubblica sui benefici economici della solare, «Tanto più che gli stati stanno mettendo insieme i piani per la conformità agli standard di carbonio dell’EPA, in modo da non dover t gravitare verso il gas naturale come la frutta troppo matura. Governo ed organizzazioni devono continuare ad investire nella ricerca e nello sviluppo solare e continuare a trovare il modo di ridurre il costo del solare.

Troppi Stati devono ancora fare la loro parte per creare ambienti che incoraggino lo sviluppo del solare adottando politiche solari-friendly. E’ possibile mappare posti di lavoro e la potenza installata dai tipi di politiche statali esistenti».