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Al via i lavori per la centrale Monterotondo 2. Anche Massa Marittima presto tra i Comuni geotermici?

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Investimenti per 110 milioni di euro, posti di lavoro e tutela ambientale. La nuova centrale eviterà l’immissione in atmosfera di 100mila tonnellate/anno di CO2

Fonte: GeotermiaNews.it

Autore: Redazione

«Monterotondo 2 è un’occasione di sviluppo per il territorio con ricadute occupazionali sia dirette che indirette nella filiera industriale legata alla geotermia. Si tratta di un impianto che utilizza le migliori tecnologie, sarà quindi una garanzia dal punto di vista della sicurezza, della salute dei cittadini e della salvaguardia dell’ambiente. La centrale, inoltre, sarà realizzata con tutti gli accorgimenti per ridurre al minimo l’impatto visivo e acustico. È l’ennesima dimostrazione di come il calore a Monterotondo Marittimo sia una risorsa importantissima, forse la principale».

Giacomo Termine, sindaco del Comune geotermico, saluta con queste parole l’inizio dei lavori –che partiranno entro fine mese e dureranno 3 anni– per la realizzazione della nuova centrale geotermoelettrica che Enel Green Power realizzerà nell’area delle località Podere Barghini e Podere Milia: 110 milioni di euro di investimento per un impianto da 20MW e una capacità produttiva che si aggirerà intorno ai 150 milioni di chilowattora l’anno che si andranno ad aggiungere 5.8 TWh annui già prodotti dalle 37 centrali geotermiche toscane.«Questa centrale costituisce un’eccellenza tecnologica a livello internazionale», sottolinea Massimo Montemaggi, responsabile Geotermia Enel Green Power. L’impianto si avvarrà delle migliori tecnologie disponibili per la salvaguardia ambientale: in particolare i Sistemi Amis (impianto Abbattimento Mercurio e Idrogeno Solforato) e di riduzione del drift.Alla positiva ricaduta in termini ambientali (il suo impiego consentirà di risparmiare oltre 33mila tonnellate di petrolio ed evitare l’immissione in atmosfera di 100mila tonnellate l’anno di anidride carbonica) si affiancherà la ricaduta occupazionale. Fino fino a 100 persone saranno impegnate durante la costruzione dell’impianto, mentre a regime saranno 40 i posti di lavoro connessi all’esercizio, comprensivi dell’indotto legato alle attività correlate alla geotermia (teleriscaldamento, florovivaismo, agroalimentare).Monterotondo 2 porterà dunque benefici diffusi sia alla Toscana in genere (nuova energia rinnovabile prodotta e minori emissioni climalteranti), che alle comunità locali. La concessione dei permessi di ricerca non riguarda soltanto il Comune di Monterotondo M.mo, ma anche altre municipalità, come Montieri, e la new entry di Massa Marittima per circa un 27%, Comune che entrerà così far parte di quelli geotermici: «Un’ottima opportunità per il nostro territorio –dichiara soddisfatto il sindaco, Marcello Giuntini– Abbiamo già chiesto di poter aderire all’Accordo Volontario della Geotermia, protocollo d’intesa che già interessa quindici comuni geotermici e che ci garantisce sia dal punto di vista ambientale sia per le ricadute di carattere socio-economico che contiene».«Il Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche –chiosa Sergio Chiacchella, direttore generale di Cosvig, il Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche che raggruppa la maggior parte dei Comuni aderenti all’Accordo– guarda la geotermia dal punto di vista dei territori: il primo vantaggio che offre rispetto ad altre fonti rinnovabili è la continuità di produzione. È una risorsa strategica per i bilanci energetici ed un importantissimo motore di sviluppo per rivitalizzare l’economia locale. Quindi quando la scelta è condivisa con i territori e garantita da un progetto come questo, siamo convinti che la geotermia debba essere sviluppata».