Il laboratorio è iniziato con la degustazione di formaggi delicati (“Il Vellutato” di Podere Paterno ed il “Camorsi” della Fattoria dell’Antica Filiera) abbinati a vini bianchi (“Intregona” de La Poderina Toscana e “Serrabacio” di Serraiola Wine), per poi passare al “Maremmano” ed al “Gran riserva” a media e lunga stagionatura, sempre di Podere Paterno, abbinati a due rossi (il “Rosso Biologico” de La Fonte e lo “Shiraz” di Serraiola). La degustazione si è conclusa, in un crescendo di sapori, con il “Pegorgo”, un nome che non lascia troppo spazio all’immaginazione, si tratta di una sorta di gorgonzola di pecora abbinato ad un vino passito (“Primo passo” de La Poderina). I produttori presenti hanno descritto le loro aziende e le motivazioni che li hanno spinti a credere ed a mettere in pratica un modello produttivo “non convenzionale”. “E’ un grande traguardo” hanno detto i produttori della Comunità del Cibo, “presentare i nostri prodotti in uno scenario internazionale come questo non capita tutti i giorni”. La giornata di domenica si è conclusa presso lo stand dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, ente con il quale il CoSviG ha da tempo stretto un accordo di collaborazione grazie al quale gli studenti dei corsi di laurea e dei master, ogni anno, svolgono visite didattiche in Toscana presso le aziende della Comunità del Cibo a Energie Rinnovabili scelte come “sedi didattiche” dell’Ateneo. Altra importante collaborazione presentata, in questo caso tra CoSviG e Slow Food Toscana, è quella relativa a Gusto Pulito, progetto di educazione ai cibi “buoni puliti e giusti” rivolto agli alunni delle scuole, dalle primarie agli istituti superiori.