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Aie, Italia in pole sulle energie rinnovabili.

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Saglia, puntiamo ad avere ruolo da protagonista della green economy
Meno bene gli altri paesi dell’Ocse

Fonte: ADN Kronos

Autore: ADN Kronos

Per il Rapporto “Sviluppo e diffusione delle Energie Rinnovabili:
principi per politiche efficaci” dell’Agenzia Internazionale per
l’Energia lo sviluppo delle rinnovabili contribuisce non solo alla
mitigazione dell’effetto serra ma puo’ fornire un contributo importante
al Paese in termini di sicurezza energetica e di sviluppo economico

L’Italia e’ tra i Paesi a maggior sviluppo di fonti energetiche rinnovabili
e, in quest’ultimo triennio 2006-2009, il nostro Paese ha mostrato
sensibili segnali di ripresa, specialmente per il fotovoltaico. Lo
sviluppo delle energie rinnovabili contribuisce non solo alla
mitigazione dell’effetto serra ma puo’ fornire un contributo importante
al Paese in termini di sicurezza energetica e di sviluppo economico. A
rilevarlo e’ il Rapporto
“Sviluppo e diffusione delle Energie Rinnovabili: principi per
politiche efficaci” dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (Aie)
presentato oggi, a Roma, nel corso di un convegno organizzato dal
Ministero dello Sviluppo Economico con la partecipazione dell’Aie,
l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse).

Il Rapporto, presentato da Paolo Frankl, direttore della Divisione per le Energie Rinnovabili dell’Aie,
e realizzato per la prima volta con l’obiettivo di misurare l’efficacia
delle politiche per la promozione delle energie rinnovabili nel periodo
compreso tra il 2000 e il 2005, e’ un’analisi comparativa delle
prestazioni delle varie politiche di promozione delle energie
rinnovabili in tutti i 30 Paesi membri dell’Ocse e i 5 del Gruppo
Brics. Secondo Frankl “il Rapporto evidenzia come solo un numero
limitato di Paesi ha implementato politiche efficaci di sostegno alle
energie rinnovabili e percio’ esiste ancora un grande potenziale di
miglioramento”.

“Le fonti energetiche rinnovabili sono la grande sfida del futuro.
L’Italia vuole avere nei prossimi anni un ruolo da protagonista tra i
grandi Paesi industrializzati per lo sviluppo della green economy” ha
affermato Stefano Saglia, sottosegretario allo Sviluppo Economico con
delega all’energia, aprendo il convegno organizzato dal ministero.

“L’analisi dell’Aie -ha detto Frankl- evidenzia un notevole potenziale per le fonti rinnovabili in Italia. Oltre all’eolico, vi e’ un potenziale notevole in termini di biomasse e biogas per la cogenerazione, di solare termico e solare per la produzione di elettricita’, nonche’ di utilizzo della geotermia”.
Frankl ha sottolineato anche che “lo sviluppo di una filiera
industriale delle fonti rinnovabili e’ pienamente compatibile con il
tessuto economico italiano, caratterizzato da una presenza diffusa sul
territorio di piccole e medie imprese”.

Secondo l’Aie, comunque, riconoscendo in tali fonti un immenso
potenziale di sviluppo, “i Governi dovrebbero fare di piu’ per
raggiungere gli obiettivi fissati dalla Direttiva Europea al 2020 e
avviare la transizione delle rinnovabili verso la mass market
integration, ovvero verso la piena competitivita’ rispetto alle altre
fonti energetiche”. Forte, inoltre, la raccomandazione dell’Aie
all’Italia a proseguire con decisione nella strada intrapresa per
rimuovere le barriere non economiche, garantire tempi certi e ridurre i
rischi d’investimento, investire maggiormente nelle reti e nelle
infrastrutture, ridurre nel tempo gli incentivi economici alle
rinnovabili.

“L’obiettivo di questo Governo -ha sottolineato il sottosegretario
Saglia- e’ creare un mix energetico che includa 25% di nucleare, 25% di
fonti rinnovabili e 50% di idrocarburi”. “Il rilancio delle rinnovabili
-ha concluso- dovra’ andare di pari passi con il rilancio delle regioni
del Mezzogiorno particolarmente ricche di queste materie prime”. A
commentare i dati del Rapporto sono stati Guido Bortoni, Capo
Dipartimento Energia del Ministero dello Sviluppo Economico, Corrado
Clini, direttore Generale del ministero dell’Ambiente, Giovanni Lelli,
commissario dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e
lo sviluppo economico sostenibile (Enea), ed Emilio Cremona, presidente
del Gestore dei Servizi Energetici.