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Agroalimentare, nel grossetano 19 milioni euro di contributi pubblici per lo sviluppo

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Sono state pubblicate le graduatorie del primo bando regionale per i Progetti integrati di filiera (PIF): la graduatoria completa è consultabile sul sito della Regione Toscana

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

I PIF (Progetti Integrati di Filiera) sono progetti che aggregano gli attori di una medesima filiera agroalimentare o forestale (agricoltori, imprese di trasformazione, commercializzazione ecc.) per affrontare i problemi della filiera stessa e per migliorare le relazioni di mercato. Il relativo avviso, che si è chiuso ad ottobre 2015, ha riscosso un buon successo: l’agroalimentare toscano ha risposto presentando complessivamente 51 PIF, pari a 90milioni di euro di contributo richiesto, con il territorio grossetano che in questo agglomerato spicca come realtà di primo piano.

Sono infatti oltre 200 le aziende della provincia di Grosseto ammesse a contributo che investiranno nel territorio, per quasi 19 milioni di euro. «Una cifra importante –commenta Leonardo Marras, capogruppo Pd in Regione Toscana ed ex presidente della Provincia di Grosseto– che sarà investita nello sviluppo delle filiere dell’agroalimentare, vino e olio principalmente, ma anche carne, formaggi e prodotti ortofrutticoli».In particolare, i progetti ammissibili e finanziabili che interessano il grossetano sono 7, di cui 3 classificatisi al secondo, terzo e quarto posto della graduatoria (qui l’elenco completo):

  • Innovazione, valorizzazione ed ottimizzazione della filiera vitivinicola dell’area sud della provincia di Grosseto” capofila Cantina Cooperativa Vignaioli del Morellino di Scansano; (secondo posto)
  • Valorizzazione delle metodologia alimentare e della produzione foraggera per il miglioramento qualitativo del latte ovino toscano” capofila Caseificio Sociale Manciano; (terzo posto)
  • Ottimizzazione ed innovazione della filiera olivicola ed accrescimento della qualità dell’olio toscano” capofila Collegio Toscano degli Olivicoltori Ol.Ma; (quarto posto)
  • Carne bovina della Maremma” capofila società Cooperativa Agricoltori e Produttori Ortofrutticoli;
  • Maremma terra di vini” capofila Cantina Cooperativa di Pitigliano;
  • Foglie” capofila Consorzio Forestale dell’Amiata;
  • Vacatasto plus” capofila Associazione per la valorizzazione della castagna del monte Amiata I.G.P.

L’obiettivo dei PIF, conclude Marras, «è stato colto a pieno dalla Maremma: un contributo per superare le principali criticità della filiera, consolidarla e creare sinergie tra i diversi protagonisti così da equilibrare le relazioni di mercato. Le imprese hanno dimostrato spirito d’imprenditorialità e voglia di scommettere sul futuro del nostro territorio portando avanti un lavoro di squadra con azioni che spaziano da investimenti aziendali ad attività d’innovazione tecnologica, promozione, diversificazione delle attività agricole. Un impegno che è stato riconosciuto e premiato e che adesso dovrà concretizzarsi».