Home Cosvig Agrifood, dal polline d’api all’erba del cardinale, quattro progetti sul fronte più...

Agrifood, dal polline d’api all’erba del cardinale, quattro progetti sul fronte più avanzato dell’innovazione

380
0
CONDIVIDI
Quattro progetti sperimentali applicati a settori diversi, ma accomunati dal denominatore innovazione nel suo fronte più avanzato.

Fonte: Toscana-Notizie.it

Autore: Lorenza Pampaloni

Da un lato la progettazione di impianti ultracompatti per il trattamento dei liquidi alimentari, in modo da garantire un livello più elevato di sicurezza alimentare e di qualità dei prodotti. Dall’altro il potenziamento delle proprietà cicatrizzanti dell’erba del cardinale. E ancora: l’innovazione applicata a processi per la conservazione della qualità del polline di api fresco, come è noto ottimo integratore alimentare. Senza tralasciare la ricerca di linea di prodotti a base di pesce, trasformati e confezionati a livello toscano.  Sono i quattro progetti del terzo gruppo, presentati oggi nell’Auditorium di Sant’Apollonia a Firenze nell’ambito della manifestazione dedicata alle ricerche attuate grazie al bando Agrifood della Regione Toscana.

I progetti sono TILA (Tecnologia innovativa per liquidi alimentari); PAMUF, prodotto avanzato multifunzionale per ulcere e ferite; PROAPI (processi innovativi per la conservazione della qualità del polline d’api fresco); TRA.AC.TO (Prodotto trasformato a base di pesce per la valorizzazione dell’acquacultura toscana).

TILA (www.fi.ibimet.cnr.it/progetti-1/progetti-attivi/tila) – Il progetto ha come capofila il CNR-Ibimet insieme al birrificio pratese "I due mastri" e a Hotwater srl. Il costo è di 145.000 euro con un contributo regionale di circa 108.000 euro. Il suo obiettivo è di sperimentare nuove tecnologie e impianti ultracompatti per trattare liquidi alimentari, in particolare birra, latte e succhi di frutta, che migliorino i processi produttivi tradizionali e assicurino livelli più alti di sicurezza alimentare non disgiunta dalla qualità. Tra i risultati già ottenuti la pastorizzazione ad almeno 10 gradi meno rispetto alle tecniche classiche con miglioramento delle qualità organolettiche e risparmio energetico di circa il 30 per cento.

PAMUF (www.puc.unisi.it) – Ha come soggetto capofila il CREA – Centro di ricerca energia e ambiente scarl. Insieme ai pertner Vismederi srl di Siena e a Giardineria italiana gruppo Mati (Pistoia). Il suo costo è di 176.000 euro con un contributo regionale di 120.750 euro. L’erba del cardinale, Symphytum officinale, è una pianta multifunzionale che può agire su patologie diverse. Obiettivo del progetto è individuare le specifiche proprietà curative delle singole componenti, oltre a ottimizzare la formula più efficace per il trattamento delle ulcere e ferite in genere.

PROAPI (www.polomagona.it) – Ha anch’esso nel CREA il soggetto capofila. Tra i partner il Consorzio polo tecnologico Magona, il Disaa dell’università di Pisa e e l’associazione Toscana miele. Costo totale del progetto 202.000 euro con 150.000 di contributo regionale. Si punta a sviluppare tecnologie innovative di condizionamento di polline d’api fresco, un alimento completo per il suo contenuto di proteine, vitamine, antiossidanti.  In particolare liofilizzazione controllata e essiccamento a microonde sottovuoto.

TRA.AC.TO (www.cirspe.it) – Vede come partner il Cirspe, Inea, Diapaa e Gesaap dell’Università di Firenze. Il suo costo totale assomma a 160.500 euro, il contributo regionale a 120.000. Ciò che il progetto si prefigge è definire una linea di prodotti che impieghino materie prime derivanti dall’acquacultura toscana e che siano trasformati e confezionati a livello regionale, in grado di risultare interessanti per la grande distribuzione e il sistema della refezione pubblica.