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Agricoltura, Toscana: DOP e IGP, quando Tipicità e Qualità fanno la buona economia

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La Toscana conta 91 prodotti DOP e IGP che generano un indotto di 393 milioni di euro per il vino sfuso e 90 milioni derivano invece dall’agrolimentare, i dati del rapporto Ismea/Qualitavita

Fonte: InToscana.it

Autore: InToscana.it

La qualità "paga" e i prodotti tipici locali generano un indotto economico importante sia per l’Italia che per le singole regioni. La Toscana è una di queste, con i suoi 91 prodotti tra DOP e IGP che generano 393 milioni di euro di valore alla produzione del vino sfuso e oltre 90 milioni di impatto territoriale per l’agroalimentare.

Un ritorno importante, sopratutto in tre città della regione: Siena infatti – con le 21 filiere del comparto Wine DOP IGP – è la terza provincia italiana (ma la prima del Centro Italia), per valore economico generato con una ricaduta di 205 milioni di euro del vino sfuso pari al 52% del settore regionale delle IG vitivinicole e il 7% di quello nazionale. La produzione che contribuisce in misura maggiore è il Brunello di Montalcino DOP (30% del valore provinciale) seguito anche dal Chianti Classico DOP (25%), Chianti DOP (19%) e Vino Nobile di Montepulciano DOP (10%). Per il comparto Food DOP IGP, Siena conta 17 produzioni che in termini di valore economico generano 22 milioni di euro in provincia, 34esimo posto nella classifica nazionale.

Sono invece 10 le filiere del comparto Wine DOP IGP a Firenze, che si attesta secondo i dati del rapporto 2016 Ismea/Qualitavita come la sesta provincia italiana per valore economico generato, con una ricaduta di 105 milioni di euro del vino sfuso pari al 27% del settore regionale delle IG vitivinicole e il 4% di quello nazionale.

La produzione che contribuisce in misura maggiore a questo primato è il Chianti Classico DOP (47% del valore provinciale) seguito dalle altre filiere del territorio fra cui Chianti DOP (37%) e Toscano IGP (15%). Nel comparto Food DOP IGP, Firenze conta 13 produzioni che in termini di valore economico generano 7 milioni di euro in provincia, 52esimo posto nella classifica nazionale.

In Maremma invece la protagonista assoluta è Grosseto, con 14 filiere del comparto Food DOP IGP, considerata la 32esima provincia italiana per valore economico generato, con un ricaduta di 25 milioni di euro. Le produzioni che generano un indotto economico di rilievo sono il Seggiano DOP – Olio Evo (32% del valore provinciale), l’Agnello del Centro Italia IGP (28%) e il Pecorino Toscano DOP (23%), seguiti dalle altre filiere del territorio fra cui Vitellone dell’Appennino Centrale IGP, Cinta Senese DOP, Finocchiona DOP, Prosciutto Toscano DOP.

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