L’Assessore ha visitato le serre di basilico e di fiori di Radicondoli e di Monterotondo Marittimo della Parvus Flos, alimentate grazie al calore geotermico, i caseifici del territorio e i terreni dedicati alla coltivazione per la biomassa nella prospettiva di realizzare impianti di piccola taglia che collegano la centrale geotermica con quella a biomasse, ottenendo così una produzione da biomassa e al contempo migliorando il rendimento dell’impianto geotermoelettrico.
“E’ stata una visita molto utile – ha detto l’Assessore Salvadori – perché ha confermato che la geotermia ha un potenziale di sviluppo molto ampio, in grado di alimentare un indotto agricolo significativo per questo territorio. Anche sul fronte delle biomasse abbiamo trovato competenze. Il nostro obiettivo è di mettere in rete i soggetti che in Toscana operano nel campo agricolo, forestale ed energetico per fare della nostra regione una green&food Valley. Enel Green Power è senza dubbio uno degli interlocutori più importanti e anche in termini di occupazione il settore agricolo collegato alla geotermia può crescere ulteriormente”.
La geotermia toscana dunque non è solo energia rinnovabile, in grado di soddisfare il 26% del fabbisogno energetico regionale, ma è anche una risorsa dal punto di vista della filiera agroalimentare.