Salvaguardare i piccoli sistemi produttivi consolidati, tipici della tradizione toscana e mantenere un presidio di agricoltura di dimensione contadina, introducendo la possibilità di trasformare e lavorare i prodotti per la vendita e la degustazione. Il testo unificato “Disposizioni per la lavorazione, la trasformazione e il confezionamento di prodotti agricoli di esclusiva provenienza aziendale” è stato licenziato con voto unanime, questa mattina (giovedì 8 marzo), in commissione Sviluppo economico e rurale, presieduta da Gianni Anselmi (Pd).
Il testo è nato da due proposte di legge di iniziativa consiliare che vede primi firmatari rispettivamente Tommaso Fattori (Sì) e Serena Spinelli (Art.1-MdP).
“La ratio di fondo della proposta di legge che si rivolge alla piccola agricoltura contadina – ha detto Fattori – è quella di andare incontro alle esigenze di questo settore, agevolandolo”. Il capogruppo di Sì – Toscana a sinistra ha spiegato che nella rielaborazione delle due proposte “è stata superata la via dei piccoli quantitativi di prodotti (prevista nei testi di legge originari) sia perché gli elenchi potevano essere sempre mancanti di qualche tipo di prodotto da trasformare sia perché sarebbe stato problematico individuare la soglia della quantità minima”.
Fattori ha aggiunto che “gli elementi caratterizzanti la proposta di legge sono l’esclusività della produzione aziendale, si tratta cioè di produzione, trasformazione e confezionamento di prodotti che i contadini coltivano e il mercato locale, inteso come mercato nella provincia e nelle province confinanti”. Nell’atto si definiscono poi i destinatari degli interventi, le modalità per l’avvio dell’attività, i requisiti edilizi ed igienici dei locali da utilizzare.
Spinelli ha concluso invitando la commissione a “vigilare sui tempi di attuazione del regolamento che sarà necessario alla proposta di legge”. Il testo passa adesso all’esame dell’aula consiliare.