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Agevolazioni fiscali per le rinnovabili

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Il quadro delle misure attuali e dei cambiamenti in arrivo
Premiati interventi e autoproduzione

Fonte: Il Sole 24 Ore

Autore: Dario Aquaro

L’innovazione al servizio del risparmio energetico vede in campo incentivi e agevolazioni fiscali, in un quadro che però dovrebbe mutare nelle prossime settimane. Ci sono misure che sono destinate a cambiar "sconto" (detrazioni del 50 e 55%), esaurirsi a breve (conto energia), oppure pronte a partire (conto termico).
Detrazioni
I bonus fiscali del 55% (sulla riqualificazione energetica) e del 50% (sulle ristrutturazioni) – salvo ripensamenti – convergeranno dal 1° luglio 2013 nel più basso 36 per cento. L’agevolazione del 55% riguarda quattro categorie di lavori, con differenti valori massimi di detrazione: riqualificazioni energetiche globali degli edifici (100mila euro); interventi su strutture opache orizzontali o verticali (inclusi i cappotti termici, i solai, tutte le coperture di un fabbricato) e la sostituzione degli infissi (60mila euro); installazione di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda (60 mila euro); sostituzione di impianti di riscaldamento con caldaie a condensazione, con pompe di calore ad alta efficienza o impianti geotermici a bassa entalpia (30mila euro).
Le opere di risparmio energetico che rispettano i requisiti e le tipologie per accedere alla detrazione del 55% negli immobili residenziali possono, in alternativa, godere del minor bonus del 50 per cento. La scelta tra le due misure (per le spese sostenute fino a tutto giugno 2013, dunque) può dipendere da alcuni fattori: il peso dell’obbligo di trasmettere la documentazione tecnica all’Enea (previsto per il 55%); il calcolo della "capienza fiscale", per cui si possono detrarre spese fino a una certa soglia; i costi dell’opera. L’agevolazione del 50% (96mila euro il tetto di spesa agevolabile per unità immobiliare fino al 30 giugno; 48mila dal 1° luglio) copre d’altra parte una gamma di lavori più ampia, che include ad esempio l’installazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica: in quel caso non cumulabile con gli incentivi del conto energia, ma solo con il meccanismo dello scambio sul posto e il ritiro dedicato.
Conto energia
Quanto al quinto conto energia, si tratta del sistema di incentivi alla produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici che premia l’energia prodotta e autoconsumata. Per quella prodotta e immessa in rete, invece, riconosce una tariffa che in sostanza rappresenta il prezzo di cessione del l’energia. Il quinto conto energia si applica per 20 anni, a partire dall’entrata in esercizio, a tutti gli impianti che ne beneficiano. Il tetto di spesa cumulativo annuo è limitato a 6,7 miliardi di euro e siamo molto vicini a raggiungerlo (probabilmente entro giugno). Una volta toccato, resteranno ancora 30 giorni per valutare solo le richieste relative a impianti già entrati in esercizio. Il conto energia sta perciò per spegnersi: vedremo se verranno studiate forme di agevolazione simili o alternative.
Conto termico
Intanto è pronto a esordire il conto termico, che incentiva la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Il 3 giugno sarà resa disponibile sul portale Gse l’applicazione "Portaltermico", attraverso la quale presentare le richieste per gli interventi previsti: sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con altri dotati di pompe di calore, elettriche o a gas, o di generatori alimentati a biomassa; installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling; sostituzione di scaldacqua elettrici con quelli a pompa di calore.
Rispetto al bonus del 55% (con cui non è cumulabile), non si offre una detrazione ma un contributo diretto sul conto corrente, in rate annuali uguali per 2 o 5 anni a seconda del tipo di intervento (in un’unica annualità, se il totale non supera i 600 euro). I rimborsi, secondo lo Sviluppo economico, in media equivalgono a circa il 40% delle spese sostenute: ma il valore reale dipende molto dai costi di installazione e dalle prestazioni dell’impianto e può rivelarsi inferiore (tranne per i boiler). L’impegno di spesa complessivo per i privati ammonta a 700 milioni di euro annui: una volta esaurito, ci saranno ancora 60 giorni per richiedere gli incentivi.
COMPATIBILITÀ
Cumulabilità
Il conto energia prevede due incentivi, cumulabili fra loro: uno riferito alla quota di produzione netta di energia elettrica consumata in loco (tariffa autoconsumo); un altro riferito alla quota di energia prodotta e immessa in rete (tariffa onnicomprensiva).
Le tariffe sono incompatibili sia con lo scambio sul posto sia con la detrazione del 50% (36% dal 1° luglio 2013).
Bonus fiscale e scambio sul posto sono invece cumulabili: costituiscono una valida alternativa alle tariffe incentivanti per il fotovoltaico. Saranno l’unica scelta quando (a maggio o giugno) si esaurirà il plafond del conto energia.