Dall’associazione VolterraDuemila6, che tiene sotto le proprie ali l’organizzazione della rievocazione medievale «AD 1398» insieme al consorzio turistico ed all’amministrazione comunale, parte la «crociata» a sostegno dello stabilimento degli scalpelli e dei suoi ex lavoratori, tagliati fuori dal piano di salvataggio parziale presentato qualche settimana fa dall’amministratore delegato Giuseppe Muzzi. «Abbiamo inserito il logo «No alla chiusura di Smith Bits» nei programmi delle due domeniche di festa, in cartellone il 16 ed il 23 agosto, e che sarà distribuito a tutti i nostri visitatori – spiegano dall’associazione – il nostro pensiero si unisce a quello dei dipendenti e delle loro famiglie e ci impegneremo affinché nessuno venga abbandonato a se stesso. Per l’Alta Valdicecina la storia della Smith, in oltre cinquanta anni, si è legata in maniera indissolubile all’economia locale ed alle vicende di un’azienda che, nei vari passaggi di proprietà e attraverso un’elevata attività produttiva, è diventata una realtà che i dipendenti hanno difeso a spada tratta». Tutto il territorio continua, dunque, a fare quadrato attorno alla fabbrica di via Traversa. Dove purtroppo restano ancora 114 persone, sacrificate sull’altare delle logiche del mercato, che aspettano risposte concrete.
