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Acquasanta Terme: successo per il convegno nazionale sulla tutela delle risorse idriche

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Grande interesse e partecipazione ha riscosso il convegno nazionale organizzato dalla Provincia con il patrocinio della Regione Marche, del Comune, del Consorzio Ferrara Ricerche, della società Ad Aquas e degli ordini dei geologi e degli agronomi, sull’utilizzo e tutela delle risorse idriche del bacino geotermico della dorsale carbonatica di Acquasanta, svoltosi sabato nel Teatro dei Combattenti della cittadina termale.

Fonte: Vive San Benedetto.it

Autore: Provincia di Ascoli Piceno

Oltre 130 tra geologi, agronomi, esperti provenienti da tutta Italia hanno infatti preso parte ai lavori di presentazione dei risultati della seconda fase del progetto sull’uso sostenibile delle acque sotterranee e superficiali finanziato dall’Amministrazione Provinciale e condotto dall’equipe scientifica diretta dal Prof. Torquato Nanni dell’Università Politecnica delle Marche. Al centro del confronto c’erano temi essenziali per lo sviluppo economico del territorio quali la valorizzazione a fini turistici, termali, energetici, produttivi di un’area unica nel versante adriatico, dall’Emilia Romagna al Gargano, per caratteristiche geotermiche.

"Lo studio ha richiesto un percorso di approfondimento lungo con monitoraggi ripetuti negli anni per tenere conto di molteplici fattori scientifici come l’excursus climatico – ha sottolineato il Prof. Nanni – attraverso dati attendibili sappiamo che il territorio ascolano possiede risorse idriche sotterranee ampiamente sufficienti a soddisfare la domanda d’acqua anche in caso di crisi idriche, che ci sono acque mineralizzate di tipo cloruro-sodico magnesiache e solfuree fredde di notevole interresse per l’uso termale e la presenza, in un bacino amplissimo, di sorgenti di acque sulfuree con probabile temperatura di circa 42°C tali da poter essere utilizzate per scopi produttivi".

Di particolare interesse l’intervento dell’ing. Fausto Ferraresi, responsabile della società Hera S.p.A. che ha illustrato i vantaggi dell’applicazione dell’energia geotermica, da oltre 20 anni, nella città di Ferrara. "Grazie al calore dell’acqua riusciamo a riscaldare d’inverno e raffreddare d’estate circa 25 mila abitazioni pari ad oltre il 20% della città con benefici soprattutto in termini ambientali per l’abbattimento di 42 mila tonnellate di emissioni di Co2 e uno sconto fiscale sulle bollette".

"Questo studio scientifico – ha evidenziato il presidente della Provincia Piero Celaniva oltre le finalità del termalismo ponendo l’attenzione sull’utilizzo delle straordinarie risorse del bacino carbonatico di Acquasanta con incredibili prospettive per quanto riguarda il settore del benessere, il teleriscaldamento, l’utilizzo della geotermia in attività produttive come il florovivaismo. Per completare lo studio – ha spiegato Celani – occorrerebbe fare un pozzo esplorativo profondo circa 1000/1200 metri per prelievi diretti valutando la potenzialità dell’acquifero. Un intervento di prospezione i cui costi potrebbero essere sostenuti oltre che dagli enti pubblici (Provincia e Regione) anche da imprenditori interessati ad un progetto di area vasta sulla geotermia. Coinvolgeremo pertanto sia la Regione chiedendo di inserire questa progettualità tra gli interventi strategici per il Piceno (come i fondi POR-FERS 2014/2020), sia le associazioni di categoria che già hanno dimostrato una particolare sensibilità su tale tematica. In ogni caso – ha concluso Celani – occorrerà sempre utilizzare l’asset delle risorse naturali, in maniera integrata, con le altre eccellenze del territorio quali: il paesaggio, i beni storico-architettonici e l’ enogastronomia in modo da rendere il Piceno sempre più attrattivo e competitivo." 

Nel suo intervento l’assessore all’Ambiente Andrea Antonini ha sottolineato come :"in una situazione che vede il fotovoltaico in discussione a causa dell’impatto ambientale molto invasivo sotto profilo paesaggistico e del successivo smaltimento del silicio, le biomasse con le perplessità relative all’emissioni e l’eolico che la Regione ha vietato anche per la presenza di aree di interesse naturalistico, la geotermia rappresenta una delle poche forme di energie alternative senza particolari contro indicazioni. Sono certo – ha proseguito Antonini – che questo convegno abbia costituito un opportunità unica per approfondire le progettualità di risorse fondamentali per il futuro sviluppo dell’area montana".