Le tecnologie per l’accumulo elettrochimico non sono utili soltanto ai consumatori finali ma anche all’intero sistema elettrico. Ne è convinta Anie energia, l’associazione di categoria legata a Confindustria che da tempo si batte su questi temi, che in un documento ha messo in fila tutti i vantaggi di questa tecnologia. Come abbiamo anche scritto più volte in passato, l’aspetto più noto riguarda l’incremento dell’autoconsumo. Con la fine delle incentivazioni per il fotovoltaico questa possibilità è comunque rimasta conveniente per l’utente finale, in quanto il prezzo di acquisto dell’energia elettrica è maggiore di quello di vendita. Per aumentare la frazione di autoconsumo del fotovoltaico è possibile utilizzare gli accumuli di energia posti nella rete elettrica dell’utente. In prospettiva, secondo un recente studio della Deutsche Bank, il costo del kWh da un impianto fotovoltaico dotato di batteria nel nostro Paese si dimezzerà nel giro di 5 anni.
Ci sono però anche altri vantaggi di tipo sistemico, il primo dei quali è la regolazione di frequenza. La penetrazione delle fonti rinnovabili non programmabili può portare a una riduzione dello lo spazio a disposizione delle unità di produzione termoelettriche e idroelettriche in grado di fornire regolazione primaria e secondaria. Quindi, in caso di guasto a un’unità di produzione con relativo deficit improvviso di generazione, la frequenza deriva più velocemente verso il black-out. Inoltre i sistemi di accumulo possono fungere da regolatori di tensione, offrendo un contributo alla regolazione di tensione mediante scambio di potenza reattiva.
Importante è l’aiuto alla risoluzione delle congestioni zonali. Poiché la realizzazione dei necessari sviluppi della rete richiede tempi medio-lunghi, nel breve termine il problema può essere affrontato ricorrendo all’installazione di sistemi di accumulo. È possibile accumulare energia scaricando la linea in caso di sovraccarico, per reimmetterla in rete quando il rischio di congestione è cessato. Da non trascurare l’effetto time shift: i sistemi di accumulo permettono di acquistare energia per immagazzinarla nelle ore in cui i prezzi sono bassi, al fine di rivenderla (o utilizzarla) nelle ore in cui i prezzi sono più elevati.