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A Travale, frazione di Montieri, il primo polo polifunzionale della Comunità del cibo a energie rinnovabili della Toscana

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Siglato un protocollo d’Intesa tra il comune di Montieri e la “Comunità del Cibo a Energie Rinnovabili della Toscana” per la commercializzazione dei prodotti delle aziende aderenti all’interno del centro polifunzionale che sorgerà Travale.

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

La storia nasce da un progetto specifico denominato “Riqualificazione di servizi e infrastrutture per il turismo e il commercio che la Provincia di Grosseto ha inserito nei patti per lo sviluppo locale (Pasl) e che, a loro volta, originano dal programma regionale di sviluppo della Regione Toscana 2006-2010.

Questo progetto, che consiste nella qualificazione di un’ampia porzione dei territori comunali di Montieri e Monterotondo Marittimo, con la dotazione di infrastrutture per il turismo e il commercio, per quanto riguarda il territorio di Montieri si concretizzerà con la creazione di un centro polifunzionale a Travale, dove il comune ha acquistato dall’Unicoop Tirreno l’edificio che è stato la sede della locale cooperativa di consumo ma ormai da molti anni inutilizzato.

La struttura, che è nella piazza centrale della frazione, è quindi adesso di proprietà del comune e assieme alle strutture di servizio pubblico che già vi risiedono (un centro giochi e l’ambulatorio medico) ospiterà un centro multi servizi per la popolazione di Travale.

«L’idea per Travale – spiega l’Assessore alle attività produttive Maria Elena Signorini – è quella di far nascere proprio nel cuore del paese uno spazio bar, alimentari ed emporio in grado di fornire anche alcuni importanti servizi comunali, come l’accesso internet».

La riqualificazione dell’edificio prevede al piano terra l’ampliamento e la riqualificazione dell’ambulatorio medico e un ampio spazio dedicato alle attività commerciali e ricreative (bar, negozio di alimentari, internet point ecc). Al piano superiore rimarrà il centro giochi Kirikù e una sala per riunioni e iniziative socioculturali.

L’intervento di recupero è previsto in due fasi: prima i lavori al tetto e alla facciata e in un secondo tempo la sistemazione interna e gli impianti.

Ma quello di Travale non è l’unico progetto di questo genere dell’amministrazione guidata dal Sindaco Marcello Giuntini.

«A Gerfalco siamo ancora più avanti- ha detto Giuntini – qui un primo embrione dell’emporio polifunzionale è già attivo nel Circolo che si trova all’interno dell’edificio recentemente trasformato dalla Provincia in Centro visite del Parco Cornate e Fosini». Un progetto che ha aggiunto il sindaco «coinvolgerà anche Boccheggiano interessando l’edificio ex ARCI nel centro storico della frazione che abbiamo acquistato proprio per questo scopo e per la ristrutturazione del quale il Comune ha ottenuto, recentemente, un consistente finanziamento statale».

Il motivo per cui Montieri ha puntato molto su questi centri da attivare nelle proprie frazioni lo spiega sempre il sindaco: «gli empori polifunzionali – ha dichiarato – sono strutture strategiche per un territorio come il nostro. La loro attivazione rappresenta un punto qualificante del nostro programma di mandato amministrativo. Stiamo lavorando per far sì che in tempi brevi essi siano realtà».

Intanto si lavora anche per qualificare i servizi che saranno forniti al centro polifunzionale di Travale.

Il sindaco Marcello Giuntini ha, infatti, siglato un protocollo d’intesa con l’associazione “Agricoltori custodi della comunità del cibo a energie rinnovabili della Toscana” per favorire la commercializzazione dei prodotti delle aziende aderenti, diffondere la cultura del mangiar sano e l’importanza dell’utilizzo dei prodotti del territorio, per sostenere le iniziative di buone pratiche e della loro divulgazione promosse dall’associazione.

L’associazione ha tra i suoi obiettivi quello di sostenere la nascita e lo sviluppo della prima Comunità del Cibo internazionale che utilizzi energia pulita e rinnovabile per la trasformazione dei prodotti, individuando inoltre soluzioni appropriate per la produzione agroalimentare con sistemi innovativi per il risparmio energetico e il rispetto dell’ambiente.

L’associazione è inoltre impegnata nella tutela e promozione delle specie e varietà vegetali e delle razze animali presenti nel territorio toscano e delle produzioni che da esse derivano, ispirandosi alle linee guida del progetto Comunità del cibo promosse da Slow Food e che sono alla base del progetto avviato – grazie all’impegno di CoSviG -in molti comuni del Distretto delle energie rinnovabili.

Frutto di questo impegno per valorizzare le specificità dei prodotti e delle aziende del Distretto è da considerarsi anche la recente visita di due “ambasciatori” dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo in alcuni territori della zona geotermica tradizionale, per verificare la possibilità di realizzare corsi e stage all’interno dell’area, in particolare nelle strutture del CITT di Monterotondo Marittimo e dell’Incubatore Rurale di Castelnuovo Val di Cecina.

La visita rientra, infatti, in un rapporto di collaborazione che CoSviG ha intrecciato, ormai da lungo tempo, con la struttura formativa di Pollenzo, nell’ambito del protocollo d’intesa che pose le basi per la nascita della Comunità del Cibo a Energia Rinnovabile.

A introdurre i due ospiti dell’Università di Pollenzo in alcune delle aziende che aderiscono alla comunità del Cibo, ovvero i due caseifici Paterno e San Martino di Monterotondo Marittimo, le Serre Parvus Flos di Radicondoli e l’azienda La Poderina di Castel del Piano, sono stati Loredana Torsello, coordinatrice del CITT assieme a Piero Ceccarelli e Sergio Chiacchella, rispettivamente Presidente e Direttore del CoSviG.

Nei due giorni sono avvenuti anche incontri istituzionali con il sindaco di Monterotondo Marittimo, Alessandro Giannetti e con il sindaco di Castelnuovo Val di Cecina, Alberto Ferrini, che hanno accolto con entusiasmo il fatto che proprio i loro territori fossero al centro dell’attenzione dell’Università per dare vita a progetti di formazione nelle scienze gastronomiche e che, dato l’ottimo risultato della visita, dovrebbero rendersi concreti a breve.