Molte le richieste da parte della cittadinanza: il Comune ha formulato un prezzario dopo una «distorsione dei prezzi probabilmente dovuta all’eccesso di domanda rispetto all’offerta»
Nel Comune amiatino di Piancastagnaio l’avvio del nuovo servizio di teleriscaldamento geotermico nel centro abitato (lotto 1) è alle porte, dopo anni di intensi lavori in piena pandemia.
L’infrastruttura alimentata dal calore rinnovabile della terra andrà così ad aggiungersi ai teleriscaldamenti già attivi sul territorio comunale, all’interno dell’area artigianale “La Rota” (inaugurata nel 2017) e la frazione di Casa del Corto (inaugurata nel novembre del 2019), portando nuovi vantaggi ambientali e socio-economici per i cittadini, che hanno risposto in modo massiccio tanto da poter delineare una crescita nei costi di allaccio alla rete.
Uno scenario delineato dall’Amministrazione comunale, dopo aver ricevuto i primi trenta preventivi circa relativi ai costi di allaccio alla rete, presentati ai cittadini per il tramite di GES, da alcune ditte locali.
Per verificare la congruità dei preventivi, il Comune ha infatti interpellato ditte sia locali che operanti in altri Comuni ove sono presenti reti di teleriscaldamento: «Avendo rilevato che nella nicchia di mercato relativa alla realizzazione degli allacci alla rete di teleriscaldamento si era venuta a creare una distorsione dei prezzi, probabilmente dovuta all’eccesso di domanda rispetto all’offerta – spiega il sindaco di Piancastagnaio, Luigi Vagaggini –, si è voluto intervenire sia ampliando la platea delle ditte fornitrici che dando una corretta informazione agli utenti in merito ai prezzi da ritenere equi per la realizzazione degli interventi».
L’indagine di mercato fatta dall’Amministrazione ha evidenziato come i prezzi dei primi preventivi arrivate dalle imprese locali fossero «circa il doppio» rispetto quelli proposti dalle nuove ditte interpellate: «A seguito di ciò, pertanto, l’Amministrazione, ad esclusiva tutela dei cittadini e degli utenti di Piancastagnaio, ha ritenuto opportuno formulare un prezzario di riferimento, al quale qualsiasi operatore economico, compresi i firmatari della suddetta lettera, può aderire».
Il Comune di Piancastagnaio, sottolineando di non aver «mai messo da parte le aziende ed i professionisti locali», evidenzia dunque che «non ha scelto chi eseguirà le opere in casa dei cittadini, come falsamente affermato nella lettera in questione, tale scelta rimane un sacrosanto diritto di ogni singolo utente, il Comune ha indicato i prezzi che ritiene equi per gli interventi in oggetto, e GES ha avuto incarico di redigere un elenco dei fornitori che a tali prezzi si conformano, elenco nel quale l’Amministrazione sarebbe ben lieta di vedere inserite tutte le ditte locali».
Completare l’opera massimizzando gli allacci costituirà un importante progresso sotto il profilo delle qualità ambientale, dato che – come mostra un recente studio elaborato da Elemens per Legambiente e Kyoto Club – in Italia, il riscaldamento domestico genera il 18% delle emissioni climalternanti nazionali e il 53% di quelle di Pm10.
Promuovere fonti energetiche alternative alle fossili, come la geotermia, rappresenta dunque un passo fondamentale per contrastare sia il cambiamento climatico sia l’inquinamento atmosferico; nel caso del teleriscaldamento geotermico si possono ottenere al contempo importanti risparmi economici per i cittadini che ne fanno uso, pari a circa il 50% rispetto all’impiego di impianti tradizionali.