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A Perth, una tra le prime dieci città geotermiche del pianeta, il calore della terra servirà a raffreddare il supercalcolatore del centro di ricerche australiano

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Il Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation (CSIRO) ha messo a punto un progetto per utilizzare un impianto geotermico per il sistema di raffreddamento del calcolatore a servizio del centro di ricerche

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

Accade in Australia, in una delle oltre cinquanta sedi in cui svolge l’attività del Commonwealth Scientific Industrial Research Organisation (CSIRO), che è l’agenzia nazionale della scienza australiana fra le più grandi e diversificate al mondo. 

A Perth, nella regione occidentale, dove ha sede il Pawsey Centre, uno dei centri di CSIRO, è in funzione il supercalcolatore destinato a supportare, con la propria potenza di calcolo, il più grande radiotelescopio a livello mondiale (lo Square Kilometre Array). La notizia è che questo supercalcolatore sarà raffreddato da un impianto che si avvale del calore della terra, con un abbattimento dei consumi idrici ed energetici altrimenti necessari per svolgere quella funzione.

I lavori di perforazione per l’attuazione del sistema di raffreddamento con le acque sotterranee sono iniziati recentemente presso il Centro di ricerca Risorse australiano (ARRC) in Kensington Technology Park, lo stesso sito che ospita il supercomputer del Pawsey Centre.

L’impianto è stato una delle forze trainanti del CSIRO Geothermal Project, un importante progetto australiano sulla ricerca geotermica avviato grazie al Western Australian Geothermal Centre of Excellence (WAGCOE).

WAGCOE è partito nel 2009 con un finanziamento di 2,3 milioni dollari da parte del governo dell’Australia occidentale, e ha messo assieme ricercatori, industria, investitori e agenzie governative che hanno condiviso l’obiettivo di creare città geotermiche a emissioni zero.

Il Centro ha portato allo sviluppo di soluzioni locali in grado di rivoluzionare il sistema energetico in Australia occidentale e contribuire a raggiungere l’obiettivo di alimentare città geotermiche a emissioni zero.

Un altro risultato importante è stato lo sviluppo di un modello 3-D che illustra la situazione geologica globale di tutto il bacino di Perth, e che servirà per i futuri sviluppi geotermici nella regione.

A livello internazionale, il lavoro di WAGCOE ha portato la Geothermal Energy Association (GEA) ad individuare Perth come una delle prime dieci città geotermiche a livello mondiale, collocandola al quinto posto, perché potrebbe davvero diventare presto la prima città del mondo ad essere interamente climatizzata grazie alla geotermia.

Il Centro è stato anche determinante nel garantire finanziamenti governativi pari a 20 milioni di dollari australiani per lo CSIRO Geothermal Project, che mira a dimostrare la possibilità di utilizzare l’energia geotermica su larga scala e di cui il sistema di raffreddamento del supercalcolatore di Pawsey fa parte.

La soluzione impiegata per l’impianto da 80 milioni di dollari attualmente in costruzione”, ha spiegato il direttore del progetto, Steve Harvey “è nota come raffreddamento delle acque sotterranee, e opera pompando acqua fresca da una profondità di circa 100 metri utilizzata per raffreddare, attraverso uno scambiatore di calore a livello della superficie, il supercomputer per poi essere poi re-iniettata nuovamente sottoterra. Questo sistema permette, quindi, di utilizzare l’acqua a temperatura ambiente, invece che acqua artificialmente refrigerata”.

L’acqua restituita alla falda è di qualche grado più calda dell’ambiente circostante, ma,” spiega Harvey “il sistema di raffreddamento delle acque sotterranee è stato progettato per prevenire impatti negativi per l’ambiente circostante”.

CSIRO stima che l’utilizzo di questo sistema per raffreddare il supercomputer del Pawsey Centre farà risparmiare circa 38.5 milioni di litri di acqua ogni anno, rispetto all’utilizzo delle tradizionali torri di raffreddamento: una quantità sufficiente a riempire più di quindici piscine olimpioniche.

La tecnologia che verrà utilizzata –se gestita correttamente- ha anche il potenziale di sostituire i sistemi di climatizzazione degli edifici in tutta Perth.

Il Progetto CSIRO oltre a sondare la presenza di una sorgente poco profonda per fornire l’acqua necessaria a raffreddare il supercomputer indagherà, con la costruzione di un pozzo di esplorazione profondo 3 km, anche sulla presenza di una risorsa geotermica più profonda e quindi a temperatura più alta e con un potenziale energetico maggiore per ampliare il progetto di climatizzazione. E questa che sarà esplorata entro la fine dell’anno è una sorgente che si trova in prossimità del sito dove ha sede l’ARRC.