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A Milano si confrontano europei, asiatici e americani sulle chance di un mercato unico del solare

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Un summit sul fotovoltaico futuro
Un dibattito fra i partiti del sì e del no ai dazi all’import dalla Cina

Fonte: Italia Oggi

Autore: di Andrea Baviera

I giorni che mancano alla fine del Quinto Conto Energia sono pochi. Cesserà un mese esatto dopo la data in cui sarà raggiunto il traguardo di 6,7 miliardi di euro di incentivi cumulati. Mancano poco più di 30 milioni. Il conto alla rovescia è mostrato dal contatore fotovoltaico presente nel sito del Gse, il Gestore dei Servizi Energetici.
Che accadrà dopo? Il sistema è stato sostenuto per anni dai più allettanti incentivi d’Europa, che hanno avuto il merito di far crescere il solare nel nostro Paese.
Ma con un rovescio della medaglia: le successive versioni del Conto Energia sono state terreno di conquista per la finanza, attratta dall’alta resa dell’investimento determinata dalle agevolazioni, prima che dalla valutazione economica dell’opportunità. Con tutte le storture conseguenti, dall’appesantimento delle bollette su cui sono ricaduti gli incentivi, al fatto che gran parte degli investimenti che lo Stato italiano ha fatto sul fotovoltaico, addebitandoli a tutti i titolari di contratti d’utenza, sono finiti all’estero. Fra esecuzione degli interventi e forniture di tecnologie e materiali, si calcola che la quota oscilli fra il 40 e il 60%.
Tema bollente, come spesso accade quando gli spazi di mercato vanno a restringersi, è in questo momento il protezionismo europeo verso i prodotti orientali. Già le ultime leggi d’incentivazione privilegiavano i progetti sviluppati con materiali europei.
La polemica sul dumping delle forniture cinesi, che arrivano costare anche il 40% in meno, fa sorgere l’ipotesi che possano essere imposti dazi sui prodotti di quella provenienza.
L’esaurimento degli incentivi italiani e la competitività delle forniture saranno al centro del confronto che a SolarExpo 2013 animeranno il Global Solar Summit, l’8 e il 9 maggio.
Per dare un’idea dell’importanza della conferenza, questa è promossa dalla Global Solar Alliance, nata dalla collaborazione tra SolarExpo (Europa), Snec Pv Power Expo (Cina) e Solar Power International (Usa). Soprattutto ora che l’Italia (tra i più vivaci mercati mondiali del fotovoltaico degli ultimi anni) vede chiudersi i rubinetti del denaro pubblico, i tre protagonisti del settore si confrontano sulle reali possibilità di un libero mercato del solare, dove non pesino gli incentivi, ma nemmeno i dazi doganali. Sarà interessante assistere al confronto fra Eu Prosun, gruppo che ha a cuore gli interessi dei produttori europei e chiede i dazi sul solare cinese, e Afase che rappresenta produttori e commercianti cinesi ed europei, che si oppongono ai dazi sulle importazioni da Oriente.
Le due associazioni hanno posizioni contrastanti in merito. Mentre per Eu Prosun sono provvedimenti destinati a creare lavoro in Europa, per Afase faranno chiudere aziende europee, determinando crisi con perdite ingenti sia di capitali che di opportunità di lavoro.
«In un contesto molto competitivo e dove c’è eccesso di offerta riunire in un momento unico di confronto tutti i principali attori mondiali del solare può aiutare a capirsi e individuare strategie in grado di riportare il business alla redditività», dichiara Jenny Chase, Solar Insight Manager di Bloomberg New Energy Finance, «che coordinerà il dibattito in Fieramilano. È importante che si possa combattere ad armi pari, in modo da consentire alla concorrenza globale di confrontarsi su avanzamenti tecnologici e innovazione per arrivare a una progressiva riduzione dei costi di produzione».
La ribalta di SolarExpo 2013 è uno snodo cruciale per il confronto fra protagonisti del settore. Fra i presenti ci sarà Alex Levran, presidente Renewable Energy Solutions di Power-One, produttore di inverter di recente acquisito per 1 miliardo di dollari dalla multinazionale svizzera Abb. Accanto ai mercati maturi dove la competizione è serrata, c’è da registrare un’interessante crescita in aree dove solo da poco è nato l’interesse per la produzione di energia dal sole. Al Global Solar Summit le prospettive di investimento nei mercati emergenti, non condizionati da dazi o altre contromisure, saranno illustrate da Ash Sharma, Senior Research Director di IHS Solar.