POMARANCE accarezza l’idea di un campus che alleva giovani talenti in quei luoghi storici della geotermia tutti da recuperare. Entra nel vivo il «Cantiere delle utopie rinnovabili per l’ambiente», un progetto finalizzato ad approfondire la conoscenza del patrimonio paesaggistico ed architettonico del lavoro nelle aree del vapore e delle problematiche connesse non solo alla sua tutela, ma anche al rinnovo delle opportunità di occupazione.
L’idea di partenza prevede, insieme al campus, un workshop che punta dritto a rivitalizzare il villaggio semi abbandonato di Fabbriche di Serrazzano. Insomma, una vera cittadella del vapore con pianta stabile nel borgo di Larderello, uno spazio di ricerca sui temi della rigenerazione del paesaggio del lavoro e destinato ad un piccolo esercito di laureati e dottorandi (12 unità nel campus). Il valore economico dell’intera operazione ammonta a 70 mila euro ed i soggetti coinvolti nel progetto di rilancio, oltre al comune, sono la Fondazione Michelucci ed il Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche. Così intanto i partner si ripartiscono i costi: Pomarance e la Fondazione mettono intanto sul piatto 5mila euro ciascuno, mentre 30mila euro arriveranno dalle casse del consorzio. Per i restanti fondi il comune sta già bussando alle porte della Regione. «Parteciperemo ad un bando regionale per gli interventi in materia di paesaggio — spiega il sindaco Loris Martignoni — sperando di ottenere i finanziamenti necessari per portare a termine questa grande opera, una piattaforma in grado di restituire nuova linfa ai paesi geotermici».
