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A Floramiata arriverà il vapore dalla centrale PC3

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Firmato l’accordo tra Enel Green Power e l’azienda florovivaistica dell’Amiata per lo sfruttamento del vapore geotermico proveniente dalla centrale PC3 di Piancastagnaio, dopo la chiusura di PC2.

Fonte: Geotermia News

Autore: Redazione

Nell’ambito dell’attuazione del progetto di riassetto di Piancastagnaio, dopo la chiusura a Luglio della vecchia centrale geotermica PC2, in questi giorni si è concretizzato il secondo dei punti previsti per la riqualificazione dell’area dell’Amiata senese che porterà a migliorare la compatibilità dell’attività geotermica con il comprensorio.

E’ stato, infatti, siglato l’accordo tra Enel Green Power e Floramiata (come previsto dal Protocollo d’intesa firmato da Regione Toscana, Comuni ed Enel Green Power), per la cessione del calore tramite il nuovo vapordotto che attinge dalla centrale geotermoelettrica PC3.

Il vapore di PC3 oltre a garantire il calore alle serre di Floramiata sarà disponibile anche per la zona industriale di Casa del Corto.

«L’accordo firmato tra Enel Green Power e Floramiata per la cessione del calore geotermico è un risultato importante che potrà garantire condizioni favorevoli per lo sviluppo del settore florovivaistico, sia a livello occupazionale che economico». Con queste parole il sindaco di Piancastagnaio, Fabrizio Agnorelli, ha salutato la firma del contratto per la cessione del calore tra Enel Green Power e Floramiata.

«Con questa firma –ha continuato Agnorelli- Floramiata continuerà ad avere la fondamentale fornitura di calore senza l’incertezza di dipendere da una centrale che da anni andava chiusa. In questo modo si determinano tutte le condizioni per gestire l’attività produttiva nella prospettiva di una crescita significativa del settore».

La convenzione tra Enel Green Power e Foramiata ha validità di un anno dopodiché, come previsto dall’accordo attuativo sulla geotermia del dicembre 2007, la gestione del termodotto passerà al Comune di Piancastagnaio.

«Dopo questa fase transitoria -ha spiegato il Sindaco- la gestione del termodotto passerà definitivamente al Comune che intende massimizzare l’utilizzo del calore, prima di tutto per il mantenimento e il potenziamento del livello occupazionale e poi per offrire al territorio, ai cittadini e alle imprese quelle opportunità di sviluppo e di crescita che da troppo tempo aspettano».

Agnorelli ha poi specificato quale dovrà essere il percorso dopo la fase transitoria.

«La risorsa geotermica, grazie agli accordi ad essa collegati –ha rilevato il Sindaco di Piancastagnaio- fornisce calore a basso costo, ma deve essere chiaro a Floramiata e a tutte le imprese interessate che l’utilizzo del termodotto dovrà avvenire secondo le norme, con contratti garantiti e coprendo i costi con una gestione oculata e responsabile. Lo faremo con la massima serietà, la stessa che pretenderemo dalle aziende locali».

Nell’accordo del dicembre 2007 tra Enel, Regione Toscana ed Enti locali in cui era previsto il progetto di riassetto dell’area di Piancastagnaio, Enel Green Power doveva provvedere alla chiusura di PC2 e alla costruzione del nuovo termodotto per garantire la disponibilità di vapore proveniente dalla centrale geotermica PC3 a Floramiata e alla zona industriale di Casa del Corto, impegni che sono stati portati a termine dall’azienda che ha anche avviato il riassetto della concessione di Piancastagnaio.

Questo progetto comporterà –dice una nota diramata da Enel Green Power- notevoli investimenti nell’area, con significative ricadute sul tessuto imprenditoriale locale. Il riassetto prevede il riefficientamento della rete d’interconnessione e degli impianti di PC3, PC4 e PC5, la riqualificazione dell’area di PC2, l’eliminazione dei vecchi vapordotti e acquedotti e la costruzione di nuove infrastrutture con criteri di maggiore sostenibilità, tra cui il termodotto che arriverà sotto l’abitato e che costituirà il primo tratto della rete di teleriscaldamento.