CoSviG ha avuto un ruolo da protagonista a Energhetica che in questa edizione si è svolta al centro fieristico della Fortezza da Basso di Firenze.
Il Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche ha, infatti, sviluppato un ampio programma di iniziative per ribadire il ruolo primario della Geotermia in Toscana e per prevederne in futuro uno sviluppo incentrato sempre più nella sostenibilità ambientale, economica e sociale.
In uno stand attrezzato oltre a presentare le attività svolte da CoSviG è stato possibile incontrare i tecnici del CITT e del CEGL, esperti sui sistemi di Micro-impianti per elettricità e calore da geotermia e solare e sulle tecnologie applicate a piccole utilizzazioni geotermiche.
Sempre allo stand sono stati organizzati dei miniseminari aperti al pubblico, dibattiti ed incontri tematici e nonché alcune degustazioni a base dei prodotti della Comunità Mondiale del Cibo ad Energia Rinnovabile, che CoSviG ha promosso nei comuni delle aree geotermiche assieme a Slow Food.
Durante i tre giorni della manifestazione si sono svolti, inoltre, tre appuntamenti per approfondire le tematiche legate allo sfruttamento geotermico.
Il primo appuntamento in programma giovedì 22 è stato dedicato ai giornalisti, con un seminario dal titolo “Geotermia: passato e futuro di una risorsa strategica toscana”.
Un incontro per dare a chi si occupa d’informazione gli elementi di conoscenza utili sui temi legati allo sfruttamento della potenzialità geotermica della Toscana.
L’ultimo giorno, sabato 24, è stato invece l’occasione per fare il punto sulle piccole utilizzazioni geotermiche, con la presentazione del progetto Milia, che sulla base del DL 22/10 CoSviG ha avviato con Geoenergy.
L’appuntamento centrale di questo spazio dedicato alla geotermia nell’ambito di Energethica, è stato il convegno organizzato da CoSviG venerdì 23, in cui è stato messo a tema la possibilità di utilizzo delle medie e basse entalpie.
«Si è trattato di un appuntamento importante- spiega il direttore generale del CoSviG. Sergio Chiacchella – non solo per la qualità e l’importanza dei relatori, personalità della ricerca, dell’imprenditoria, rappresentanti della pubblica amministrazione, a livello nazionale ed internazionale, ma soprattutto perché si sono anticipati sistemi e tecnologie all’avanguardia già sperimentate in altri Paesi».
Il programma, fitto di interventi si è articolato in due sessioni, una mattutina e una pomeridiana, dedicate la prima alle potenzialità dell’uso di questa parte della risorsa, che non raggiunge le elevate temperature degli utilizzi classici per la produzione di energia elettrica, e alle tecnologie di utilizzazione.
La seconda sessione ha fatto il punto sulla normativa di riferimento, che è stata recentemente aggiornata, e ha fornito l’occasione per presentare esperienze e progetti in essere e già realizzati.
«Sinora le medie e basse entalpie in Italia sono state considerate delle cenerentole nel settore geotermico -ha sottolineato Sergio Chiacchella- non sfruttandone le grandi potenzialità esistenti. La tecnologia attuale ci permette invece di riscoprire in queste risorse un orizzonte inesplorato sotto il profilo delle opportunità di sviluppo, anche per quanto riguarda la produzione di energia elettrica, come i cicli binari ci dimostrano».
La risorsa geotermica, tra l’altro, tra le fonti energetiche rinnovabili presenta oggi una sicura economicità e non solo per la Toscana, che ne è da sempre il bacino di maggior sfruttamento.
Con il calore del sottosuolo, secondo alcuni studi compiuti dai ricercatori dell’Università di Pisa, si potrebbe arrivare a riscaldare, nel nostro Paese, intere aree distribuite a macchia di leopardo, con un grande risparmio, anche per l’ambiente.