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A Colle Valdelsa una scuola sulle energie rinnovabili

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SIENA
Sta per nascere a Siena la scuola superiore di alta specializzazione per le energie rinnovabili.

Fonte: L’Unità – Toscana

Autore: Augusto Mattioli

Se n’è fatta promotrice la Provincia che punta a questo nuovo settore di attività per stimolare l’economia locale. Sede di questo progetto sarà Colle Valdelsa con una fondazione alla cui nascita «hanno contribuito – sottolinea il capogruppo del Pd in Provincia Marco Nasorri – diciannove soggetti fondatori e tredici partecipanti distribuiti nelle province di Siena, Arezzo e Grosseto».

La Fondazione, appena sarà riconosciuta dalla Prefettura di Siena, potrà iniziare la propria attività istituzionale, (è previsto come attività principale un corso di duemila ore annuali sulle energie rinnovabili), utilizzando i fondi che il ministero della Pubblica istruzione ha già assegnato. Il progetto, su cui il centro destra in consiglio provinciale ha espresso un voto contrario, segue di qualche settimana la firma di un protocollo d’intesa per la creazione nel senese di un polo scientifico, tecnologico e produttivo delle energie rinnovabili sottoscritto da Regione, comune di Siena, Università di Siena, Banca Montepaschi, Fondazione Montepaschi, Camera di Commercio, Fises e Sici sgr. Presenze che stanno ad indicare come la scuola di alta specializzazione abbia in partenza basi per formare professionalità in un settore che dovrebbe avere uno sviluppo consistente in tempi brevi.

Secondo il progetto, questa struttura dovrà integrare i sistemi di istruzione, formazione e lavoro e, sottolinea ancora Marco Nasorri, «di essere un punto di riferimento nel settore delle energie rinnovabili e del risparmio energetico. Di fronte ai benefici che ne trarrà il nostro sistema di formazione e tutta la Provincia di Siena, non comprendiamo le ragioni che hanno spinto il centrodestra a votare contro questa struttura, perdendo così l’ennesima occasione di sostenere la valorizzazione dell’energia pulita a livello locale. Forse, però, non dovremmo stupirci più di tanto, visto che sul piano nazionale sostengono a spada tratta il ritorno al nucleare».