A conclusione del convegno "Siena carbon free: obiettivo raggiunto” con cui la provincia di Siena ha illustrato le tappe del percorso che ha condotto, con sei anni di anticipo, al risultato di ottenere un territorio il cui fabbisogno energetico viene soddisfatto riuscendo ad azzerare le emissioni di gas serra, una delegazione di circa 40 persone composta da Istituzioni, stampa specializzata e studenti si è recata alla Centrale geotermica Enel Green Power di Chiusdino per visitare uno dei centri di produzione rinnovabile più importante della provincia.
La Centrale geotermica “Nuova Chiusdino 1” è stata inaugurata nel 2011 e ha richiesto un investimento di 80 milioni di euro. Ha una potenza installata di 20 MW e una produzione annua di 150 milioni di chilowattora pari al consumo di oltre 55.000 famiglie e a 100.000 tonnellate di emissioni di CO2 evitate. La centrale è stata costruita secondo i migliori standard tecnologici e ambientali a livello mondiale e costituisce una delle eccellenze energetiche della Toscana. L’impianto si inserisce nel contesto della produzione geotermoelettrica senese che da sola copre oltre il 90% del fabbisogno elettrico provinciale.
I dati di produzione relativi all’anno 2012 indicano che gli impianti geotermici presenti sul territorio della provincia di Siena,con le centrali di Chiusdino, Radicondoli e Piancastagnaio per un totale di 11 gruppi di produzione, hanno prodotto 1265,4 GWh a fronte di consumi elettrici pari a circa 1308 Gwh. La geotermia contribuisce, dunque, in modo determinante all’obiettivo“Siena Carbon Free”.
La visita alla centrale di Chiusdino é stata guidata da Sara Montomoli di Enel Green Power che, con i collaboratori, ha illustrato il funzionamento dell’impianto “Nuova Chiusdino 1” e più in generale il ruolo che la geotermia riveste in Toscana dove con la produzione di energia elettrica dei 33 impianti geotermici dislocati tra le province di Pisa, Grosseto e Siena, riesce a soddisfare il 26,5% del fabbisogno energetico regionale.
Ad accompagnare la delegazione erano presenti Gabriele Berni, Assessore all’ambiente e all’energia della Provincia di Siena; Luciana Bartaletti, Vicesindaco di Chiusdino e Presidente dell’Unione dei Comuni della Val di Merse; Paolo Casprini, Dirigente settore politiche ambientali della Provincia di Siena; Simone Bastianoni, docente e responsabile del Gruppo di Ecodinamica del Dipartimento di Chimica dell’Università di Siena che, in collaborazione con il Servizio Ambiente dell’amministrazione provinciale, realizza dal 2006 il bilancio delle emissioni previsto dal progetto REGES, “Riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra”.
Alla visita era presente anche un gruppo di studi dalla Basilicata interessato a replicare l’esperienza della Provincia di Siena, analizzando da vicino il progetto e le realtà più significative del territorio.
I 5 miliardi e 235 milioni di KWh prodotti in Toscana con il calore della terra, corrispondono al consumo medio di energia elettrica di oltre 2 milioni di famiglie e consentono inoltre di utilizzare il vapore a fini termici: in Toscana sono già 5 i Comuni teleriscaldati grazie al calore geotermico e sono circa 250 mila i metri quadrati di serre, caseifici e salumifici che utilizzano il vapore geotermico per lo svolgimento della loro attività.
La geotermia in Toscana sta inoltre diventando un importante indotto turistico, che fa registrare oltre 50.000 visite l’anno con il Museo della Geotermia, le terme etrusco romane, le manifestazioni naturali e il Parco geotermico delle Biancane.