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«Farò dell’Amiata un Parco nazionale» Parola di Ulivieri

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Il presidente dell’Unione dei comuni culla l’antica idea. «Ma con meno vincoli e più opportunità per il territorio»

Fonte: Il Tirreno, Cronaca di Grosseto

Autore: Fiora Bonelli

Il Monte Amiata Parco Nazionale? L’idea, non nuova nello scenario di sviluppo della montagna e per la verità non scevra da polemiche e alzate di scudi quando anni fa fu proposta, potrebbe diventare realtà non appena sarà varata la legge 394. La lancia Franco Ulivieri, presidente dell’Unione comuni Amiata grossetana fino alle elezioni di maggio, membro del consiglio del Parco minerario dell’Amiata e presidente della direzione provinciale del Partito Democratico. Una serie di cariche che gli consente l’approccio a scenari più ampi di quelli comunali. «Un parco nazionale senza tutti quei vincoli della vecchia normativa», assicura Ulivieri. Che spiega: «La gestione del Parco minerario amiatino di cui faccio parte, specifica il presidente dell’Unione comuni Amiata grossetana, è stata dilazionata fino a tutto il 2014. Questo ci dà la possibilità di chiudere il cerchio su varie iniziative. Infatti, pochi giorni fa sono stato al ministero Ambiente per discutere il nuovo statuto del parco e in questa occasione abbiamo cominciato a pensare ed elaborare l’idea della trasformazione del parco minerario in parco nazionale dell’Amiata. Un parco che darebbe una veste omogenea a tutte le parti del nostro ambiente montano che sono in qualche modo protette, ma con strumenti diversificati e disomogenei: le zone Sic e Sir, le Oasi, le riserve naturali, i parchi, le faggete. Credo che non appena sarà varata la legge 394 che regolamenta questa materia, sarà possibile cominciare a muoversi con questo obiettivo». La legge regolamenta i parchi nazionali in modo assai meno restrittivo rispetto a prima, con meno vincoli, lasciando, ad esempio, spazi per la caccia e anche concedendo possibilità di costruire in una certa maniera. «Ci pare una buona possibilità e opportunità per il futuro sviluppo della montagna – spiega Ulivieri – e abbiamo intenzione di muoverci, come parco minerario, in tale direzione». Ma Ulivieri interviene anche come presidente del direttivo Pd provinciale: «Lavoro per l’unità del partito – spiega –. La campagna elettorale porta naturalmente a frizioni varie, ma il Partito democratico ha bisogno di ricomporsi e di ritrovare una compattezza e un’unità stabile. Nell’Amiata credo che si stiano creando le condizioni per un clima più giovane e più entusiasmante: Marini ad Arcidosso, Sani a Cinigiano e Balocchi a Santa Fiora, sono tre giovani che sicuramente porteranno una boccata di aria nuova all’azione politica e favoriranno questo processo di unità di cui tutti sentiamo il bisogno».