Seimila persone in poco più di tre mesi. E di questi, tanti stranieri che già stanno chiamando per sapere quando potranno rilassarsi ancora in quelle acque. Qui il borgo a vapore di Sasso Pisano. Tra putizze e fumarole la location dantesca, dall’agosto dello scorso anno aggiunge un tassello esclusivo nell’economia turistica verde di Castelnuovo, grazie all’apertura del laghetto geotermico. Un unicum in Toscana, con tepidarium, idromassaggio, una putizza dimostrativa al di fuori, piscina, doccia, servizi, che tornerà ad aprire le sue porte nel verde a partire da maggio. Da quest’anno, però, non sarà più il Comune a gestire l’impianto. Ma come l’anno passato il sindaco Alberto Ferrini garantisce che sarà l’amministrazione comunale a fissare i prezzi del biglietto, con un occhio particolare ai residenti. «Questa struttura non è nata per fare cassa, ma come veicolo promozionale e biglietto da visita per il sistema turismo del territorio, quindi le tariffe devono rimanere basse», sottolinea il primo cittadino. Lo scorso anno il prezzo d’ingresso era di 1 euro l’ora. «Abbiamo già fatto la delibera di giunta, tra un paio di giorni il bando pubblico per la gestione sarà sul nostro sito: l’intenzione è quella di aprire le buste a metà aprile, in modo tale che a maggio l’impianto tornerà ad essere aperto», continua. Al momento l’amministrazione sta facendo manutenzione al laghetto geotermico. L’intenzione è quella di lasciare massima libertà all’imprenditore che deciderà di investire nel borgo (eccetto quella legata alle tariffe). «Chi si aggiudicherà il bando – sottolinea Ferrini – dovrà cercare di intercettare nuovi flussi turistici». Dal canto suo il Comune sta pianificando interventi di promozione per dare massima pubblicità al biolago: «Stiamo commissionando 4 cartelloni pubblicitari da collocare in punti strategici», continua. Il primo cittadino è ottimista anche per quanto riguarda l’apertura di quel museo delle Arti e dei Mestieri della Toscana che doveva essere visitabile già anni fa. Il ritardo è sotto gli occhi di tutti, nonostante le attese siano tante e anche vip. Là dentro, tra le altre cose, troveranno posto anche gli abiti che ha utilizzato in scena il tenore a 5 stelle, neo sposo bis, Andrea Bocelli. E ancora pezzi unici che arrivano dal Vaticano, dal presidenza della Repubblica, dalla Figc, dallo stilista Ferragamo, dall’Accademia Navale di Livorno. Nel Museo anche una maglietta della Nazionale di calcio donata dal numero uno della Figc, Giancarlo Abete. «La struttura nella piazza centrale di Sasso è pronta, ci sono stati problemi burocratici sugli arredi ma sono in risoluzione. Siamo fiduciosi di poterlo aprire in estate e ovviamente tutti i pezzi unici che ospiterà sono custoditi dal Comune», chiude.
