Home Cosvig Presenza di emissioni provenienti dal pozzo geotermico Bagnore 25

Presenza di emissioni provenienti dal pozzo geotermico Bagnore 25

316
0
CONDIVIDI
Gli accertamenti effettuati da ARPAT

Fonte: Arpat Toscana

Autore: Arpat Toscana

A seguito della segnalazione del 20 gennaio 2014, di un cittadino, circa la presenza di emissioni da parte del pozzo geotermico Bagnore 25, il responsabile del settore tecnico Geotermia di ARPAT, ha contattato immediatamente ENEL per avere informazioni in merito, anche perché ad ARPAT non risultavano interventi di manutenzione in atto.
ENEL confermando un intervento di tipo programmato, sulle tubazioni del pozzo che dovevano subire un depressurizzazione con conseguente sfioro in atmosfera, inoltre dichiarava di avere preventivamente informato tutti gli enti mediante fax del 17/01/2014, in cui è riportata la tipologia e la durata dell’intervento previsto (durata prevista dal 20 al 22 gennaio) con interessamento della centrale Bagnore 3 e dei pozzi Bagnore 22 e Bagnore 25 e di aver contattato direttamente, in via preventiva, sia il Sindaco di Arcidosso sia Merigar e che la mancata ricezione della comunicazione ad ARPAT potrebbe essere imputata ad un probabile malfunzionamento del sistema di invio mediante fax.
Al fine di verificare il livello di contaminazione dell’aria e conseguentemente avere una stima dell’esposizione della popolazione al fenomeno inquinante, sono stati verificate le concentrazioni di acido solfidrico in aria, nelle giornate interessate dal fenomeno emissivo, registrate dalle centraline di monitoraggio continuo presenti nel territorio interessato.
Nei luoghi relativi all’area geotermica dell’Amiata Grossetana, sono istallate 4 centraline facenti parte della rete ENEL e una centralina gestita da ARPAT.

Grafico
 

Le centraline denominate "Arcidosso", "Santa Fiora" e "Bagnore, di ENEL, e la stazione denominata "GEO1" di ARPAT, hanno registrato, per tutto il periodo compreso fra la mezzanotte del 18 gennaio e le 14:00 del 22 gennaio, valori di Acido solfidrico (H2S) inferiori a 5 μg/m3 (come media oraria). Invece, la centralina di ENEL denominata "Merigar", installata nei pressi del pozzo Bagnore 25, ha effettivamente registrato dei picchi più elevati di concentrazione di Acido solfidrico in concomitanza dell’evento emissivo (dalle 7:00 alle 22:00 del 20 gennaio), con un valore massimo (come media oraria) di circa 45 μg/m3, per un periodo indicativo compreso fra le ore 18:00 e le ore 22:00 del 20 gennaio.

Tenuto presente che ad oggi non esistono normative che indichino dei valori limite di immissione, in questi casi sono presi a riferimento i limiti di cautela sanitaria della linea guida del WHO, come riportato nella tabella sottostante, in cui per valore limite di immissione si intende il valore massimo imposto alle concentrazioni di H2S in aria ambiente.

    

 

Come si può costatare il valore limite di riferimento, come esposizione giornaliera, è di 150 μg/m3 come media delle 24 h. Tenuto presente che il dato di valore massimo riportato nei risultati (45 μg/m3), è un valore medio orario, quindi, per confrontarlo con il valore limite di riferimento, occorre fare una media nelle 24 h. Risulta evidente che i limiti di cautela sanitaria non sono stati né avvicinati né tanto meno superati; tanto vale per l’esposizione a 14 giorni e a 90 giorni.

Con riferimento al limite di percezione dell’odore di uova marce (7 μg/m3), si registrano dei superamenti solo nella postazione Marigar, con 6 ore di superamento (dalle 8:00 alle 9:00 del 20 gen; dalle 15:00 alle 16:00 del 20 gen; dalle 19:00 alle 20:00 del 20 gen).

 

Mappa bagnore 25