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Critiche all’emendamento sulle fer inserito nel Milleproroghe

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Slittamento obbligo rinnovabili in edilizia: “un colpo di mano”
Coordinamento Free: “aumenteranno le difficoltà per il settore delle rinnovabili, già tartassato in molti modi”

Fonte: Rinnovabili.it

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L’emendamento inerente le rinnovabili in edilizia, inserito nel Milleproroghe, non ha potuto che suscitare scalpore. La decisone di rinviare al 2015 il decollo della soglia del 35% di copertura di energia termica ed elettrica autoprodotta per un edificio, è stata bollata da più voci come un vero e proprio colpo di mano’, soprattutto in un momento in cui il settore delle green energy italiane, ma anche europee, non sembra navigare in buone acque.
“Durante la ‘Conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 2013, n. 150, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative’ con un colpo di mano il Senato ha prorogato di un anno le scadenze previste dal Decreto 28, aumentando le difficoltà per il settore delle rinnovabili, già tartassato in molti modi, e contraddicendo l’impegno verso l’Europa, assunto con il recepimento della Direttiva europea 27/2012″, si legge in un comunicato del Coordinamento Free, Fonti rinnovabili ed efficienza energetica, che raggruppa 35 associazioni del settore.
Crisi economica, incertezza politica, repentini cambi di rotta ed ambizioni al ribasso stanno progressivamente indebolendo il mercato delle rinnovabili italiane. Perché allora un’iniziativa del genere in un momento così delicato? Alla domanda ha risposto ieri in aula al Senato Paolo Arrigoni (LN-Aut), firmatario dell’emendamento: "Capiamo il problema del settore delle rinnovabili; d’altra parte, non possiamo eludere un mercato in sofferenza come il mercato immobiliare del nuovo e quello delle ristrutturazioni rilevanti. [ ] Peraltro, voglio sottolineare che il decreto-legge sull’efficientamento energetico del giugno 2013 aveva stabilito l’imminente adozione di un decreto ministeriale che doveva stabilire i requisiti specifici e la quantità minima di energia da fonti rinnovabili. Ebbene, questo decreto, che dovrebbe fare chiarezza, non è stato ancora emanato, anche se il Ministero ha promesso di emanarlo entro l’anno. Ci pare, quindi, opportuno, anche in virtù di questa considerazione, approvare l’emendamento 4.0.2 (testo corretto) che, lo ripeto, non vuole bloccare lo sviluppo delle fonti rinnovabili".