Il centro di ricerca sperimentale di Sesta comincerà la sua “nuova era” con la richiesta di dieci addetti che saranno scelti all’interno dei territori geotermici, che inizialmente saranno inseriti come tirocinanti e nell’arco di due anni diventeranno contratti a tempo indeterminato. «Questi sono gli accordi sindacali. Il territorio da questa operazione ne beneficerà in grande quantità, anche perché siamo intenzionati a coinvolgere nei servizi e nelle manutenzioni del centro le aziende del territorio, nel rispetto delle normative», spiega Piero Ceccarelli presidente del Cosvig. Almeno queste sono le buone nuove che arrivano dal quartier generale del Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche che il 28 gennaio ratificherà ufficialmente e definitivamente il passeggio di testimone del laboratorio, fino ad oggi diretto da Enel. L’intesa firmata a luglio in Regione con Enel ingegneria e ricerca, Cosvig, Nuovo Pignone, Ansaldo Energia e Cnr definisce un percorso di collaborazione e condivisioni di azioni da mettere in atto per migliorare le capacità della Toscana di rispondere alle sfide di sviluppo sostenibile, tra queste rientra la possibilità di potenziare il laboratorio di Sesta a servizio dell’innovazione tecnologica nel comparto energetico. Ad attuare il potenziamento del laboratorio di Sesta dovrà essere Cosvig, che ha presentato un progetto preliminare, articolato in due fasi temporali, 2014 e 2015, con un investimento complessivo di circa 14 milioni e 600mila euro. Il primo step prevede il conferimento dei beni materiali e strumentali a Cosvig con un investimento di circa la metà dell’intero importo, la cui copertura sarà garantita da quote del fondo geotermico previsto dall’accordo sulla geotermia (siglato da Enel e Regione nel 2009), secondo un percorso stabilito dal tavolo istituzionale per la geotermia. La seconda fase prevede l’adeguamento tecnologico degli impianti presenti nel laboratorio di Sesta, con un investimento di 7milioni e 300mila euro come contributo della regione Toscana, che è stato deliberato dalla giunta il 25 novembre scorso. «Si tratta di un’operazione impegnativa: la ricerca che porteremo avanti dovrà seguire le richieste che arrivano dalle aziende e contiamo di allargarci a nuove imprese del settore energetico anche a livello internazionale», continua Ceccarelli. Grazie al coinvolgimento anche del Cnr saranno portati avanti altri progetti di ricerca nell’ambito dei motori a reazione. Oggi, intanto, le aziende Nuovo Pignone e Ansaldo fanno di Sesta il loro centro di riferimento per lo sviluppo tecnologico per la valutazione, certificazione dei loro prodotti