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Crollo per il secondo anno consecutivo degli investimenti in energie rinnovabili ma il 2014 potrebbe rappresentare l’anno della ripresa

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Due i fattori principali di questo trend negativo secondo Bloomberg New Energy Finance: la costante riduzione del costo del fotovoltaico e i continui cambiamenti nelle politiche energetiche europee e statunitensi, che scoraggiano gli investitori

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

Il report “Global trends in clean energy investment” redatto dalla società di ricerca Bloomberg New Energy Finance, registra per il secondo anno consecutivo il crollo degli investimenti in energia rinnovabile. I fattori principali di questo trend negativo che ha visto registrare 254 miliardi di dollari di investimenti nel 2013, contro i 289 del 2012 e i 318 del 2011, sarebbero da imputare  alla costante riduzione del costo del fotovoltaico e ai continui cambiamenti nelle politiche energetiche europee e statunitensi, che scoraggiano gli investitori.
In Cina dove il calo è stato del 3,8% contro l’8,4% degli USA, è il primo risultato negativo in dieci anni ma il peggiore trend si è avuto in Europa: finora leader in  investimenti in questo settore, nel vecchio continente si è registrato un vero e proprio crollo pari al 41% degli investimenti, passati da quota 98 a 58 miliardi di dollari in un anno. A pesare –secondo Bloomberg- sono sia le performance negative di Germania, Italia e Francia sia la mancanza di grandi nuovi progetti green, che avrebbero potuto attirare l’attenzione di investitori.
In Germania dai 26 miliardi di dollari del 2012 si passa ai 14 del 2013, in Francia da 6,2 a 4,1 e in Spagna da 3,1miliardi  a 1,1. Ma il calo più consistente è proprio quello dell’Italia, dove dai 15,2 miliardi del 2012 si è arrivati a quota a 4,1, pari al 73% in meno del volume d’affari generato nel 2012, ovvero 15,2 miliardi di dollari.
Analizzando i singoli settori, dal report emerge che nell’eolico si sono verificati cali molto lievi (dagli 80,9 miliardi di dollari del 2012 agli 80,3 del 2013), mentre è il solare a presentare il trend peggiore (da 142,9 a 114,7). Cali anche per le biomasse (da 13 miliardi di dollari a 8) e i biocarburanti (da 6,6 a 4,9), mentre risultano in crescita gli investimenti in tecnologie intelligenti, come smart grid, sistemi di stoccaggio, veicoli elettrici, settori per i quali nel 2013 si sono investiti 34,6 miliardi di dollari rispetto ai 32,7 del 2012.
Il quadro dovrebbe migliorare nel corso dell’anno secondo Michael Liebreich, fondatore e presidente del comitato consultivo del Bloomberg New Energy Finance.
«Il quadro del 2013 è tutto fuorché positivo -ha dichiarato Michael Liebreich, nel corso della presentazione del report in occasione dell’Investor Summit on Climate Risk 2014, presso le Nazioni Unite a New York- ma il 2014 è iniziato meglio del previsto: oltre alla clamorosa acquisizione di Nest da parte di Google, in generale sembra esserci una ripresa, dettata sopratutto dal sempre maggiore interesse degli investitori in nuovi settori, come quello dei veicoli elettrici».